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Marco Travaglio si fa ridere dietro da tutta Italia: "Damiano dei Maneskin? No, Draghi con la parrucca", un'ossessione paranoica
Ancora una volta ci troviamo a registrare quanto scritto da Marco Travaglio. Perché è sbalorditiva la sua ossessione, ora tutta indirizzata contro Mario Draghi. È sbalorditivo quanto ogni giorno, sul Fatto Quotidiano, si presti a una narrazione della realtà che è puro rosicare, livore, invenzione. Come è noto, da settimane, Travaglio punta il dito contro quelli che chiama "giornaloni" perché incenserebbero Mario Draghi, il premier più inviso, poiché ha soffiato il posto (fortunatamente) al suo cocco, Giuseppe Conte.
Travaglio, sempre nelle ultime settimane, è stato dileggiato per aver gufato l'Italia un po' ovunque: ad Euro 2020 prima e a Tokyo 2020 poi, nel timore - ovviamente paranoico e tutto suo - che le vittorie azzurre, puntualmente arrivate (alla faccia sua), venissero attribuite al premier. No, nessuno le attribuisce a Draghi, che ovviamente non c'entra nulla. Soltanto Travaglio, giorno dopo giorno, continua a propinare ai suoi lettori questa strampalata e ossessiva teoria. Teoria che trova diritto di cittadinanza, tanto per cambiare, anche sul Fatto di oggi, venerdì 13 agosto. E l'ossessione raggiunge vette sublimi.
Titolo del fondo: "SuperMario Zelig". Tutti i riferimenti sono ovviamente per Draghi. E poi bastano le prime righe per comprendere la cifra del pensiero travagliesco: "Che l'Eurovision non l'avessero vinto i Maneskin, ma Draghi con la parrucca di Damiano, era noto. Che a segnare e parare i rigori nella finale degli Europei non fossero stati i calciatori azzurri, ma Draghi, era assodato. E che fosse Draghi a guidare la mano di Berrettini a Wimbledon con la sola forza del pensiero, ma solo fino alla semifinale, si sapeva. Ora però, grazie a un sensazionale scoop di Repubblica, che modestamente lo condivide col Financial Times, apprendiamo una quarta mission impossible di SuperMario, la più ardua: È grazie alla fiducia ispirata da Draghi che l'Italia ha ottenuto i miliardi del Pnrr", cita il titolo del FT. Premessa - quella di Travaglio - per poi ribadire che quei soldi, secondo lui, arrivano solo e soltanto grazie a Conte (sì, come no...). Ma, a colpire, sono le prime righe: quello sproloquio su Maneskin, europei, olimpiadi e addirittura Wimbledon. Roba brutta, l'ossessione paranoica...