Robe da matti
Matteo Bassetti, "come ci si può fidare di uno come lui?". Soldi, la vergognosa accusa contro l'esperto
Dopo Roberto Burioni è la volta di Matteo Bassetti. Il Codacons, si legge sul sito, "accoglie criticamente la notizia riguardante un noto virologo televisivo, arruolato come testimonial di una nota sartoria dopo l’exploit televisivo dell’epoca-Covid, e chiede l’avvio di procedimenti disciplinari fino all’allontanamento dalla TV per casi del genere – in alternativa alla scelta volontaria di rinunciare alla professione sanitaria". L'infettivologo dell'ospedale San Martino di Genova è anche l'uomo immagine della Litrico, storica sartoria romana che vestì Richard Nixon, John Kennedy e Giulio Andreotti, con i cui vestiti è stato immortalato nei giorni scorsi. (Qui lo scatto)
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Bassetti però non ha mai pensato di appendere il camice e infatti - ha precisato Luca Litrico, direttore creativo della sartoria - "non c'è nessun accordo commerciale". Parole che non rincuorano l'associazione per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, che rincara la dose: "È evidente, infatti, che siamo all’assurdo: non è possibile in alcun modo conciliare la professione medica e la terzietà che la stessa richiede e anzi prescrive con un coinvolgimento così esplicito con l’ambito del commercio e della pubblicità. I cittadini hanno diritto a un’informazione sanitaria, anche televisiva, scevra da ogni ritorno economico dalla propria immagine".
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Il Codacons tira a quel punto in ballo la fiducia, chiedendosi come posso un cittadino nutrire fiducia in un medico "che più parla e più accresce il valore della propria immagine, anche commerciale?". Nel caso in cui non riuscisse a ottenere risposta, l'associazione passa ai fatti: "A queste domande, e ad altre simili, occorre dare risposta: oppure, sarà necessario procedere nelle sedi opportune per fare in modo che i principi di buon senso e le regole deontologiche di ogni tempo trovino il giusto riconoscimento". Bassetti era già stato protagonista di uno scontro con il Codacons, quando prese le difese del collega Burioni (invocò gli arresti domiciliari "come i sorci" per i no-vax ndr).