Dito puntato
Matteo Bassetti, impensabile accusa politica: "Hanno reso il lavoro a Figliuolo difficile", chi finisce nel mirino
Matteo Bassetti continua a ribadire la necessità di vaccinare tutti contro il coronavirus. Solo così si può uscire dall'emergenza. Ospite di Coffee Break su La7 l'infettivologo del San Martino di Genova ripete che "l'obiettivo primario è vaccinare gli over 50, così come si sta facendo ora". Il problema per Bassetti è però un altro: "Più dell'opera di convincimento non si può fare, soprattutto perché in Italia si sono messe di traverso alcune importanti forze politiche". Da qui la frecciata a quelli che sembrano i partiti di centrodestra, convinti della libertà personale di vaccinarsi o meno: "Per questo per chi deve promuovere le vaccinazioni è difficile, c'è di mezzo un'ideologia". Secondo il medico che si definisce "liberale" le vaccinazioni sono diventate un tema politico.
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E ancora: "Purtroppo anche la vaccinazione è diventata campo di battaglia politica, il generale Figliuolo ha fatto un lavoro straordinario contro alcune forze politiche. A ottobre il conto verrà presentato a chi ha detto che la vaccinazione si poteva evitare per alcune categorie, forse oggi queste forze si stanno pentendo. Non esiste una categoria che non si debba vaccinare: se vogliamo far sì che questo virus circoli meno, dobbiamo necessariamente vaccinare tutti". Bassetti si dice a favore della vaccinazione nei giovani studenti, perché a scuola il virus circola velocemente e si rischia "che i nonni, quando vengono a casa i ragazzi, vengono infettati e muoiono".
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L'infettivologo non comprende lo scetticismo: "Oggi non puoi dire di no al vaccino: ti diamo il vaccino che vuoi, quando vuoi, nel posto che vuoi. Non c'è più giustificazione per chi non si vaccina: chi non si vaccina ha deciso di mettere a rischio la propria salute". Bassetti è sempre stato uno dei pochi a difendere AstraZeneca e anche oggi non ha cambiato idea: "La letteratura scientifica mi ha dato ragione. Io credo che andasse difeso in maniera diversa, anche perché ricordo che è quello che costa meno. Ormai nel nostro Paese è un vaccino defunto, io dal principio dico che bisognava evitare di fare come al supermercato: il vaccino che ti suggerisce il medico, te lo fai". Punto.
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