Talebano

Roberto Burioni, "No vax come i sorci": richiesta la radiazione dall'albo per il virologo

Esposto contro Roberto Burioni e richiesta di radiazione immediata dall'albo". Rischia di costare carissima al virologo la sparata notturna, via Twitter, contro gli italiani che dicono no al Green pass e ai vaccini contro il Coronavirus. "Propongo una colletta per pagare ai no vax gli abbonamenti Netflix per quando dal 5 agosto saranno agli arresti domiciliari chiusi in casa come dei sorci", aveva scritto Burioni, volto noto anche al grande pubblico e non solo agli addetti ai lavori fin da febbraio 2020, nei primi giorni della pandemia, quando è diventato ospite fisso di Fabio Fazio a Che tempo che fa. Un tono da talebano scientifico che ha attirato l'attenzione del Codacons, l'associazione dei consumatori sempre molto attenta quando c'è da tuffarsi in una polemica mediatica di queste proporzioni.

 

 

 

 


L'associazione guidata da Carlo Rienzi lunedì presenterà "un esposto urgente all'Ordine dei Medici chiedendo di procedere alla radiazione immediata dall'albo nei confronti di Burioni. Iòl Codacons, si precisa nel comunicato, è "pienamente favorevole ai vaccini anti-Covid e alla campagna di vaccinazione avviata in Italia" ma "non può accettare che un medico, onnipresente sui mass media e sui canali televisivi privati e pubblici, possa lasciarsi andare ad affermazioni disgustose e insulti raccapriccianti nei confronti dei cittadini che, per i più disparati motivi, non possono o non vogliono vaccinarsi". In altre parole, Burioni starebbe usando toni controproducenti alla propria (sacrosanta) battaglia.

 

 

 

 

 

"Stiamo preparando un esposto urgente all'Ordine dei Medici chiedendo di procedere alla radiazione immediata dall'albo nei confronti di Roberto Burioni - spiega il Codacons -. È certamente giusto spingere i cittadini a vaccinarsi per far contribuire tutti alla lotta al Covid ed evitare un nuovo lockdown, ma quanto scritto dal virologo è oggettivamente disgustoso, poiché un medico e un divulgatore scientifico non può definire ratti i cittadini che non si vaccinano, né augurare loro mali come gli arresti domiciliari, anche in considerazione del fatto che esistono categorie di utenti che, pur volendo, non possono sottoporsi al vaccino anti-Covid".