Al Bernini Bristol

Virginia Raggi, indiscreto sul party extra-lusso: "Chissà chi le ha regalato la festa"

Salvatore Dama

Un compleanno. Una festeggiata speciale (Virginia Raggi), un benefattore, un hotel che ha appena ricevuto una concessione edilizia dal Comune di Roma. La storia ha tutti gli ingredienti per essere quantomeno curiosa. E merita di essere raccontata. Lo ha fatto, con molta cura dei dettagli, il quotidiano Domani. Dove si legge di questo party, più o meno a sorpresa, con una cinquantina di invitati, ospitato dalla terrazza dell'hotel Bernini Bristol e pagato da Roberto Sorbello, che è un collaboratore del sindaco di Roma. Primo elemento messo in evidenza dal giornale: la location. La struttura, che dal vertice di piazza Barberini domina tutto il centro storico, è di proprietà di Barnabò Bocca, presidente di Federalberghi, che, proprio alcuni giorni prima, aveva annunciato, in compagnia della sindaca, il via libera all'allargamento della struttura grazie a una licenza edilizia ricevuta dal Comune di Roma. E già qui ci sarebbe da fare "gnignigni" sul fatto che i grillini, agli esordi, esibivano fieri i loro piatti di amatriciana unta serviti dar buiaccaro, simbolo della loro diversità, mentre ora cenano gourmet sui rooftop più esclusivi della capitale. E vabbé. Ma andiamo avanti. Chi ha pagato? Non la Raggi, riferisce il Domani, ma Roberto Sorbello. Chi è? Si tratta di un collaboratore diretto della sindaca a titolo gratuito, è il capo del cerimoniale del Campidoglio. Quello stesso ufficio da cui è arrivata la lapide dedicata a Carlo Azeglio Ciampi con una "g" in meno. Ma non è stato lui a fare l'errore. Perché i protagonisti della politica li conosce bene, avendo già lavorato al cerimoniale della Camera dei Deputati. Interpellato dal giornale di Stefano Feltri, Sorbello conferma. Non dice quanto abbia pagato (circa 5-6mila euro), ma chiarisce che è stato «un regalo collettivo». Un gruppo di amici della sindaca si è messo d'accordo per pagarle la festa. Hanno fatto una colletta, hanno dato i soldi a Sorbello e quest' ultimo ha strisciato la carta. Poteva? Non poteva? Secondo il regolamento comunale dei dipendenti non avrebbe potuto spendere in cadeau più di 150 euro. Ma dal Campidoglio precisano che è tutto regolare. Non si è trattato di un contributo a un evento elettorale, ma di una festa privata. A sorpresa, oltretutto. Festa alla quale hanno partecipato, tra gli altri, l'ex premier Giuseppe Conte, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio e il prefetto di Roma Matteo Piantedosi. Ovviamente, all'alba di una campagna elettorale già velenosa, il fatto non poteva passare inosservato agli avversari politici della Raggi. Che, infatti, cavalcano il caso sollevato dal quotidiano.

 

 

 

Commenti al veleno

«Festeggiare il compleanno è sicuramente un diritto della sindaca Raggi», dichiara il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Chiara Colosimo, «ma che un suo collaboratore organizzi un evento in un albergo che ha da poco ricevuto una concessione edilizia dal Comune è una scelta che lascia alquanto perplessi. Dai paladini della trasparenza ci auguriamo la massima chiarezza. Il passaggio da Movimento 5 Stelle all'hotel a 5 Stelle è stato un attimo...». «La sindaca Raggi chiarisca al più presto se c'è stato conflitto d'interessi sul suo fastoso party di compleanno», scrive su Instagram Andrea Romano, deputato del Pd, che poi aggiunge: «La storia è questa: un imprenditore ottiene dalla sindaca di Roma il via libera all'ampliamento del proprio albergo. Pochi giorni dopo quello stesso imprenditore ospita in quello stesso albergo la festa di compleanno della stessa sindaca, "offerto" dal capo del Cerimoniale della stessa Raggi (quello, per intenderci, ancora al suo posto dopo la targa sbagliata al Presidente Ciampi). Tutto regolare? Raggi chiarisca al più presto: Roma non merita l'affronto di quest' ultimo conflitto d'interessi in salsa 5Stelle». Interviene anche Carlo Calenda, avversario della Raggi nella corsa al Campidoglio: «Se avessi dato una festa» come quella del sindaco «sarei stato lapidato, Renzi direttamente arrestato, Berlusconi fucilato».