Penne armate

Generale Figliuolo, la vignetta di Natangelo sul Fatto insulta in un colpo il commissario e i no vax

Per il generale Francesco Figliuolo, si sa, il Fatto quotidiano non prova grande simpatia. D'altronde, il direttore Marco Travaglio è una delle vedove inconsolabile dell'ex premier Giuseppe Conte ed è quasi logico che il suo sodale in emergenza, l'ex commissario straordinario a tutto Domenico Arcuri venga quasi rimpianto, nonostante i disastri combinati tra mascherine, banchi a rotelle e campagna vaccinale. Il successore, in divisa da alpino, non viene visto di buon occhio a sinistra da molti, compresa la mitologica Michela Murgia che quando vede le mostrine militari sente subito puzza di dittatura, fascismo e colonnelli greci.

 

 

 

 

 

Travaglio per fortuna non si spinge a tanto. Preferisce sminuire il lavoro di Figliuolo che partito in ritardo e sottozero ha cercato di rimediare, a tappe forzate, ai buchi neri lasciati dal capo di Invitalia. Al posto delle fantasiose (e fantozziane) primule, il pragmatismo di un soldato esperto di logistica che sta usando tutti i suoi mezzi a disposizione, compreso l'esercito, per immunizzare l'Italia. 


Il generale Figliuolo come lo Squalo: la vignetta di Natangelo sul Fatto quotidiano  

 

Il problema del Fatto e di Travaglio è che non possono certo passare dalla parte dei no vax, considerato che la situazione coronavirus resta grave e inquietante, nonostante l'estate. Così serve un equilibrismo da veri fenomeni  (del circo) per riuscire a screditare Figliuolo e contemporaneamente prendersi beffe di quella purtroppo sempre larga fetta di cittadini che non ha alcuna intenzione di farsi vaccinare, considerando il siero più rischioso di un eventuale contagio da coronavirus sebbene i numeri di chi ha riscontrato gravi effetti collaterali, paragonati a quelli degli ultimi bollettini sulle terapie intensive, mostrino chiaramente il contrario.

 

 

 


La difficile prova viene affidata alla matita del povero vignettista di turno, Natangelo, che con tocco alla Steven Spielberg disegna un Figliuolo versione Squalo, mentre solca le acque con il suo cappello con la penna (la pinna, diremmo) e semina il terrore tra i bagnanti che vogliono solo scordarsi il virus e godersi l'estate. "Figliuolo!", "Vuole costringerci al green pass!", "Fuggite", urlano sulla battigia. Si sorride con amarezza, perché purtroppo sotto molti ombrelloni il clima che si respira è proprio questo.