Quale giustizia?

Bruno Vespa contro M5s e Marco Travaglio: "La situazione è peggiorata per chi crede nelle garanzie di base"

Come ogni sabato, dalle colonne del Quotidiano Nazionale, Bruno Vespa fa il punto sullo scenario politico. Uno scenario dominato negli ultimi giorni dal tema-giustizia, con la riforma di Marta Cartabia varata in Consiglio dei Ministri che ha ulteriormente polarizzato, polverizzato, il M5s. Giuseppe Conte e Alfonso Bonafede, tanto per intendersi, hanno dato seguito agli strali e alle urla di Marco Travaglio, prendendo una durissima posizione contro la scelta del loro stesso partito di dire sì a simile riforma. Insomma, cortocircuito totale e Luigi Di Maio sotto attacco. 

 

Nel suo fondo di oggi, sabato 10 luglio, il conduttore di Porta a Porta spiega in che modo il presunto avvocato del popolo stia tramando per indebolire Mario Draghi e il suo governo, lo stesso Draghi che di fatto lo ha cacciato da Palazzo Chigi, cacciata che Conte non ha mai digerito. "Non ci aspettavamo un Conte che guida da remoto la contestazione alla pattuglia ministeriale dei 5 Stelle", riflette Bruno Vespa.

 

 

Ma è all'inizio del suo articolo che il giornalista mette nero su bianco un giudizio durissimo contro i grillini, contro il loro spirito manettaro, quel bieco giustizialismo che tutt'ora anima l'ala ortodossa dei pentastellati. Vespa infatti ricorda come "ogni tentativo di migliorare la giustizia penale si sia scontrato nei decenni con foti resistenze da parte soprattutto della magistratura". Dunque snocciola i precedenti di Anna Finocchiaro ed Angelino Alfano, tantativi di riforma naufragati. E ancora aggiunge: "Con l'arrivo dei 5 Stelle al governo la situazione è peggiorata per chi crede nelle garanzie di base: se ogni tentativo di ragionevolezza si schianta sul paracarro del 'salvaladri' ci sono pochi margini operativi", taglia corto Vespa. Tranchant. Durissimo contro i grillini manettari che sbandierano il "Salvaladri", termine coniato, ovviamente, dal re delle manette, Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano.