In cattedra

Matteo Bassetti a L'aria che tira: "Variante Delta? Scarico nasale e astenia", ciò che non avevamo ancora visto

Linea dura per Matteo Bassetti che contro il coronavirus non accetta retromarce. Ospite a L'Aria Che Tira su La7 l'infettivologo del San Martino di Genova ha bacchettato la politica, da lui definita "ondivaga". Il tema - della puntata estiva dell'8 luglio del programma condotto da Francesco Magnani - quello del ritorno ai banchi di scuola. In merito Bassetti non ha dubbi: "Classi con studenti e docenti vaccinati. I non vaccinati in Dad. La politica dovrà fare una riflessione". Stesso rigore, quello di Bassetti, espresso sui "lockdown mirati" per chi non si vaccina. Da qui l'importanza di proseguire a regime con la campagna vaccinale: "Io ho 2 figli, uno di 12 e uno di 16 anni: li ho vaccinati senza alcun dubbio. I ragazzi hanno il diritto di tornare a scuola in presenza e sicura, con docenti e studenti vaccinati. Ragioneremo a settembre, vedremo qual è la circolazione del virus e quanti sono i ragazzi vaccinati: la politica dovrà prendere una decisione". Ancora però è da evitare il dibattito sull'obbligo vaccinale che l'infettivologo ha definito "l'extrema ratio".

 

 

Piuttosto - ha proseguito - "serve un'attività di moral suasion, dobbiamo dire alle persone che l'unico modo per combattere il virus è il vaccino. Credo sia giusto che nelle classi in presenza ci sia il più alto numero di vaccinati. Se ci riusciamo, bene". In caso contrario per Bassetti la palla passa al ministro dell'Istruzione, sarà lui a dover rispondere alle domande più complesse. "Ci accontentiamo di classi con 3 studenti vaccinati su 4 e ai non vaccinati mettiamo la mascherina? Oppure, se c'è alta circolazione del virus, è bene che i non vaccinati seguano le lezioni a distanza?", tutti quesiti che si pone lo stesso Bassetti ricordando di sperare "di vedere classi con il 100 per cento di vaccinati".

 

 

Tra le motivazioni anche l'incombere della variante Delta che, stando alle stime dell'infettivologo, "alla fine di agosto o ai primi di settembre sarà predominante, è uno scenario inevitabile ma il vaccino - ha tranquillizzato - funziona su tutte le varianti, compresa la Delta". Infine la frecciata conclusiva a colleghi più allarmisti di lui: "Non mi piace che si faccia terrorismo: le forme da Covid per la variante Delta sulle persone vaccinate sono una sorta di raffreddore rafforzato, lo dicono i lavori scientifici. C'è mal di gola, scarico nasale, febbre, astenia: tutti sintomi che non abbiamo visto nella prima fase del coronavirus, in quei casi abbiamo visto polmoniti con perdita di gusto e olfatto".