Affranto
Raffaella Carrà, Enrico Mentana commosso in diretta al TgLa7: "Una di quelle creature che nascono di rado"
Un Enrico Mentana visibilmente commosso, raramente visto così al TgLa7. Poche ore prima è arrivata la notizia della morte di Raffaella Carrà, e il direttore dedica alla grande soubrette e presentatrice, considerata la "regina della tv italiana", parole emozionate ed emozionanti: "Oggi c'è una notizia che se le mangia tutte, è scomparsa una di quelle creature che nascono di rado nei sistemi-paese, per unificare. Non c'è persona infatti che oggi non sia stata come trafitta da un dardo".
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I servizi del TgLa7 ripercorrono la carriera straordinaria della "Raffa" nazionale, in grado di trasformare la società ballando e cantando, rompere tabù, superare pregiudizi e confini fisici, sessuali, mentali. Il fatto che con la sola forza della sua voce e del suo corpo, in un'epoca in cui i social non erano nemmeno lontanamente all'orizzonte, la Carrà sia diventata un'icona gay e un mito mondiale, amatissima in Europa e nell'America latina, ricorda sempre Mentana, basta e avanza a fotografarne la grandezza.
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In onda vanno i messaggi di cordoglio più disparati, a cominciare da quello di monsignor Gianfranco Ravasi, che dal Vaticano twitta un emblematico: "Ma che musica maestro… viva, viva, viva!", citando uno dei grandi successi di Raffaella e la sua spiritualità, mai vincolata ai dogmi e alle limitazioni spesso auto-imposte. E mentre le note dei grandi successi della 78enne sfumano, Mentana torna in studio ammettendo: "Verrebbe voglia di mollare tutto e continuare ad ascoltare".