Stoccata
Ddl Zan, Alessandro Sallusti ad Agorà: "Parlamento sovrano e sovrani stolti", quello strano silenzio sulla giustizia
Alessandro Sallusti, ospite di Luisella Costamagna ad Agorà, su Rai tre, nella puntata del 24 maggio, entra nel merito della polemica sul Ddl Zan. "Che il Parlamento sia sovrano è ovvio. Io non credo che il Vaticano metta in dubbio la sovranità del Parlamento", sottolinea il direttore di Libero, "ma siccome possono esserci sovrani stolti ci ricorda che il Concordato ha un determinato contenuto, la libertà di culto e la libertà di espressione. Il Parlamento sovrano deciderà cosa fare". Infine, Sallusti lancia una frecciata a chi sul ddl Zan sbandiera la "sovranità del Parlamento": "Vorrei che fosse invocata anche quando si deve parlare della riforma della giustizia, per esempio". Insomma, sinistra stanata.
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"Il nostro è uno Stato laico, non è uno Stato confessionale", aveva detto ieri 23 giugno il presidente del Consiglio, Mario Draghi, al Senato. "Il Parlamento è libero di discutere e legiferare, sono considerazioni ovvie. Il nostro ordinamento contiene tutte le garanzie per assicurare che le leggi rispettino sempre i principi costituzionali e gli impegni internazionali, tra cui il Concordato con la Chiesa", dice "senza voler entrare nel merito della questione" del ddl Zan, dopo le notizie relative alla posizione assunta dal Vaticano.
Ospite anche lei di Agorà la giornalista Claudia Fusani ritiene che "nella nota del Vaticano c'è un passaggio molto importante in cui si parla di genere, e si dice che non è nella nostra disponibilità". Una affermazione che secondo la Fusani è grave perché "in uno stato laico invece lo è eccome. Al di là di quanto riguarda la Sacra scrittura. Questa è un'ingerenza bella e buona", conclude. E poi, "potevano parlarne senza mandare la nota ufficiale attraverso le vie diplomatiche. E Draghi è arrivato in ritardo".