Forza!
Emilio Fede, morta la moglie Diana De Feo e l'intervento alle vertebre errato: "Sono quasi paralizzato"
Addio a Diana De Feo, morta nel primo pomeriggio di ieri, mercoledì 23 giugno. La moglie di Emilio Fede, ex senatrice e giornalista, si è spenta a 84 anni dopo che a settembre aveva subito un delicato intervento: in questi mesi era ancora sottoposta a una lunga riabilitazione. Un dolorosissimo lutto, per l'ex direttore del Tg4, che interpellato dal Corriere della Sera, a caldo, ha commentato: "Ha lottato sino alla fine con un coraggio enorme". E ancora, ha aggiunto: "Non mi aspettavo che mancasse adesso: stavo per raggiungerla, da Milano a Napoli, per festeggiare con lei il mio novantesimo compleanno".
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Già, perché oggi, giovedì 24 maggio, Emilio Fede compie 90 anni. Ma lo fa da vedovo. I due erano sposati da 57 anni hanno avuto due figlie e cinque nipoti. Proprio in questi giorni l'ex direttore del Tg4 aveva deciso di intitolare alla De Feo una fondazione: "Ho destinato parte dei miei averi ad aiutare le famiglie dei malati che non hanno di che vivere. Dedicherò il resto della mia vita al ricordo di Diana", ha aggiunto sempre con il Corsera.
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E per Emilio Fede, la morte della moglie è l'ultimo capitolo di un momento orribile. Soltanto pochi giorni fa, infatti, in vista del suo novantesimo compleanno, raccontava: "È un momento terribile. Dopo che sono caduto per strada, un illustre chirurgo inglese, si fa per dire, mi ha operato alle vertebre e mi ha quasi paralizzato. Sto in carrozzina. Faccio la riabilitazione - ha svelato l'ex direttore -. E Diana, la mia Diana, sta come sta. Sempre col grande coraggio, la grande bontà che la contraddistinguono. Sta. Lotta e noi tutti siamo appesi alle notizie che la riguardano. Ha subìto un intervento delicato e ha ripreso a vivere con una forza incredibile. Ce la farà - si augurava Emilio Fede -. Legge i giornali e, se non riposa, parla al telefono. Siamo stati io un ospedale, lei in un altro ospedale. Non la vedo da un mese a mezzo. Io sto a Milano, lei a Napoli, spero che, essendo affidato ai servizi sociali, mi diano il permesso di andare da lei per il mio compleanno". Un permesso che gli era stato accordato, ma purtroppo Emilio non è riuscito a raggiungere la sua Diana.