L'infettivologo
Tagadà, Matteo Bassetti e il ragionato ritorno alla normalità: "Perché sono due mesi che do la mano"
"Sono due mesi che do la mano per una semplice ragione. Io le mani me le lavo da sempre e quindi non vedo nessun problema": Matteo Bassetti - in collegamento con Tiziana Panella a Tagadà su La7 - dice basta alle restrizioni di più di un anno fa, come appunto quella di non darsi la mano. "Se chi me la stringe non se l'è lavata io poi me le igienizzo le mani. Non dimentichiamo che le cose cambiano, ciò che andava bene 15 mesi fa probabilmente oggi va meno bene".
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L'infettivologo del San Martino di Genova ha fatto lo stesso discorso anche sulla questione mascherine, per cui oggi vige ancora l'obbligo di indossarle. "Se si dice che la mascherina è obbligatoria e poi vediamo le cose che abbiamo visto ieri sera - ha detto Bassetti in riferimento ai festeggiamenti dopo la vittoria della nazionale italiana - allora ha molto più senso fare quello che hanno fatto i francesi, levare l'obbligo della mascherina all'aperto, dicendo che magari è fortemente raccomandata. Perdi forza come istituzione se dici di fare una cosa e poi i cittadini ne fanno un'altra".
Tornando all'argomento mani, poi, Bassetti ha continuato: "Possiamo dare la mano ad altre persone, l'importante è che con quelle mani poi non andiamo a toccare naso, bocca e occhi. Ma questo non vale solo per il Covid, è una misura che gli italiani devono imparare nell'ambito dell'educazione civica". A tal proposito l'esperto ha ricordato che prima del Covid eravamo il Paese che si lavava meno le mani: "Bastava andare nelle scuole italiane nel novembre del 2019 per vedere che non c'erano nemmeno i distributori di sapone nei bagni. Credo che la pandemia ci abbia insegnato qualcosa. Lavarsi le mani salva la vita e fa bene, ma non è non dandosi la mano che si risolve il problema".