Campagna vaccinale

Cartabianca, Massimo Giletti contro Arcuri: "Aveva tutto in mano, l'errore gravissimo di Conte"

Anche Massimo Giletti punta il dito contro Domenico Arcuri. Nel giorno in cui in Italia arriva il via libera ufficiale al mix di vaccini tra prima e seconda dose e il bollettino sembra aprire a una nuova normalità, il conduttore di Non è l'Arena, ospite di Bianca Berlinguer a Cartabianca su Rai 3 critica apertamente la precedente gestione dell'emergenza: "Arcuri (l'ex commissario straordinario all'emergenza, ndr) aveva in mano qualsiasi cosa e questo è stato un errore gravissimo". Un errore da mettere sul conto dell'ex premier, Giuseppe Conte, che secondo Giletti "è stato bravo a portare i 200 miliardi del Recovery fund all’Italia, ma ha dato l’emergenza in mano a una persona che Mario Draghi ha fatto fuori dopo poco". Un segnale, quest'ultimo, evidentemente inequivocable della poca trasparenza e delle scarce capacità di programmazione dell'ad di Invitalia, rimasto travolto prima al caos mascherine e poi dall'organizzazione deficitaria della campagna vaccinale. E per contro proprio "il decisionismo di Draghi è importante", sottolinea Giletti.

 

 

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Sul fronte vaccini molto si è parlato di AstraZeneca, Open Day e giovani vaccinati. La 18enne Camilla Canepa, di Genova, è morta proprio a causa di un effetto collaterale del siero anglo-svedese. Una vicenda drammatica che ha contribuito ancora una volta a far cambiare in corsa i parametri al governo e agli esperti: AZ vietato agli under 60 e, appunto, mix di vaccini. "I giovani vengono sempre incolpati di tutto. Dovremmo essere grati ai ragazzi che si vaccinano - è il messaggio di Giletti -. La pandemia ha evidenziato l’emotività del nostro Paese. La politica non prende una decisione se non sull’onda dell’emotività".