Nero su bianco

Nicola Porro, il dramma del collega: "Dopo il vaccino è stato malissimo", una lettera drammatica

"Si è vaccinato ed è stato malissimo". Nicola Porro introduce così la vicenda del collega Max Del Papa raccontata sul blog del conduttore. Il giornalista, insomma, dopo il siero non è stato bene: non è chiaro, però, che tipo di reazioni abbia avuto. Del Papa, per inciso, si era "permesso" di sollevare dei dubbi sul vaccino, prima di farlo. E tanto era bastato per catalizzare insulti e minacce dei pro-vax: come è noto, è quasi "vietato" obiettare sul siero. E non conta nemmeno il fatto che Del Papa avesse deciso di farlo. E così, dopo la disavventura successiva alla somministrazione, il giornalista ha scritto una "lettera ai complottisti che mi attaccano per il vaccino". Questo il titolo con cui presenta l'odissea e l'odio subito per aver accettato la dose contro il coronavirus.

Proprio lui - sarebbe stata l'accusa rivoltagli - che più di tutti si è battuto per la libertà. Anche quella di decidere se vaccinarsi o meno. "Dove era - inizia il suo lungo racconto - chi oggi mi attacca siccome mi sono vaccinato, quando mi esponevo ogni giorno contro la politica delle proibizioni, contro il regime sanitario, contro la sistematica violazione dei diritti individuali?".

 

 

Ed effettivamente Del Papa, come lui stesso ammette, è stato in prima linea contro "i vigili tracotanti, ho criticato gli scienziati vanitosi e inconsistenti, ho accettato inviti a raduni che tutti demonizzavano". Ma - è questo è il punto - non ho mai aderito ad una fazione ultrà, non ho mai e poi mai detto o scritto o altrimenti sostenuto di essere un novax o provax". 

 

 

Poi però il giornalista ha messo davanti il suo lavoro e per amor di cronaca ha sperimentato: "Per me vaccinarmi o meno era l’ultima delle urgenze. Ma sono curioso e ho verificato sul campo, da cronista, ho sperimentato sulla mia pelle, letteralmente, e adesso posso parlare più di prima". Da qui la frecciata a quelli che definisce "guerriglieri con le parole altrui": "Alla fine, se l’obbligo forzoso di vaccinarsi non scatterà, sarà stato grazie ai pragmatici che, a un certo punto, si sono tolti il pensiero anche per gli altri (senza smettere di ragionare anche per gli altri). Non certo per merito dei frequentatori di feste clandestine che si vantano, 'a me lo Stato non me la fa'".