confessioni
Zona Bianca, Alessandro Meluzzi spiazza lo studio: "Mi facevo le** di compagnia, ero un omosessuale?"
Zona Bianca fa ancora parlare. Dopo la lite tra Matteo Bassetti e Antonella Boralevi, al programma di Rete Quattro è la volta di Alessandro Meluzzi. Ospite di Giuseppe Brindisi, lo psichiatra si è lasciato andare a confessioni privatissime. "Sono un vecchio psicoanalista, psichiatara e neurologo, non sono opinionista, ma specialista – ha premesso a inizio programma e in riferimento alla discussione attorno al ddl Zan – io alla mia veneranda età di 66 anni posso dire adesso di aver fatto le mie prime pratiche sessuali in masturbazione di gruppo fra maschi, ero un omosessuale? No, vi assicuro che non lo sono stato ne prima ne durante ne dopo, se io fossi finito nelle grinfie di qualche psicologa che avesse detto a mia madre che a 13 anni mi facevo le se***e di compagnia, sarei finito male probabilmente, mi avrebbero dato l’ormone. Non potete violentare la natura dei ragazzi in nome del politically correct e il buon senso. Bisogna mantenere la natura del distinto, la sessualità è libera".
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Il riferimento è a un servizio mandato in onda proprio nel programma serale e riguardante un ospedale che somministra farmaci per bloccare la pubertà, "Trovo che sia una pratica pericolosissima, anche per una cosa semplice – ha proseguito – il problema della formazione del genere corporeo è un problema che riguarda tutti gli adolescenti, chi più e chi meno, una fase della vita in cui il piacere, l’eros, l’omosessualità emergono, è un percorso fisiologico e se dentro questo percorso inseriamo un bombardamento ormonale che finisce per plasmare non solo la parte somatica, non soltanto il corpo ma anche i circuiti neuronali, il cervello, rischiamo di partire da un pregiudizio, qualche che esso sia, cristallizzarlo all’interno di un percorso che secondo me rappresenta una vera e propria menomazione farmacologica delle potenzialità dell’umano", ha concluso sollevando la polemica in studio e non.