Il leader e il medico

Silvio Berlusconi e il compromesso con Alberto Zangrillo: ecco la ragione per cui è stato dimesso

Silvio Berlusconi è stato dimesso ieri, sabato 15 maggio, dal San Raffaele di Milano. Il leader di Forza Italia era stato ricoverato nuovamente martedì mattina, colpito da una gastrointerite, una infezione intestinale. Il Cavaliere, come è noto, ha dei problemi legati ai postumi del coronavirus, che lo ha molto debilitato. Nella giornata di venerdì si erano diffuse addirittura voci, fake-news, sulla morte dell'ex premier.

 

Prima di quest'ultimo ricover, Berlusconi era nella sua villa di Arcore, dove ha trascorso una decina di giorni: ci era tornato il 30 aprile insieme a Marta Fascina, la sua compagna, dopo un ricovero di 24 giorni sempre al San Raffaele di Milano.

E ora il Corriere della Sera svela perché è stato possibile dimettere Silvio Berlusconi: grazie a una sorta di compromesso raggiunto con Alberto Zangrillo, il suo medico di fiducia. Quale compromesso? "Allestire ad Arcore una vera e propria camera di ospedale, corredata da tutte le strumentazioni utili alle cure in corso", spiega il quotidiano. Insomma, dimesso ma solo dopo aver allestito una sala adatta a gestire la situazione, circostanza che conferma come i guai di salute del Cavaliere non siano affatto archiviati.

 

Sempre nella giornata di venerdì, era sceso in campo proprio Zangrillo per smentire i rumors relativi al peggioramento dello stato di salute dell'ex premier. Antonio Tajani, nelle ultime ore, ha affermato di essere fiducioso nel fatto che al massimo tra qualche settimana Berlusconi possa tornare a fare il leader a tutto tondo del partito. Tajani ha comunque confermato che il problema di salute è tutt'altro che irrilevante.