Ecco il curriculum
Ciro Grillo, il capo del tribunale di Tempio Pausania nelle chat di Luca Palamara: quelle strane richieste d'incontro
Nelle chat di Luca Palamara ci è finito anche Giuseppe Magliulo, presidente del Tribunale di Tempio Pausania dove rischia il processo Ciro Grillo. Gli avvenimenti sono ormai datati, perché legati alla sua nomina a presidente del tribunale, ma oggi più che mai - con Magliulo accusato di molestie sessuali - sollevano qualche sospetto. Nei messaggi dell'ex magistrato indagato per corruzione è il consigliere del Csm, Giuseppe Cascini, a chiedergli degli esiti della Quinta commissione. "Magliulo 5, Fracassi astenuto", è la risposta di Palamara che nel frattempo avverte anche altri colleghi tra cui Francesco Cananzi, factotum di Unicost, al quale chiede di organizzare un incontro con lo stesso Magliulo. Un anno dopo - spiega Il Giornale - è stato lo stesso Palamara a invitare Magliuolo a Olbia nell'ultima settimana di agosto del 2018. Invito declinato "perché andrò finalmente in ferie e rientro dai miei figli".
Proprio Magliuolo però deve fare i conti con una recentissima indagine che lo vede indagato per molestie sessuali in seguito alla denuncia di una collega che da tempo lavorava al suo fianco. A rendere noto quanto sarebbe accaduto sono i suoi legali, che chiedono comunque di mantenere l'anonimato per la toga. "La mia assistita - scrive l'avvocato Ivano Iai - ha chiesto di poter essere trasferita in altra sede al fine di poter lavorare serenamente e in un ambiente lontano dalle ostilità". Richiesta a quanto pare rigettata visto che la donna risulterebbe ancora in organico al tribunale. Non solo, è l'ipotesi di Iai, "dopo l'audizione davanti a diverse autorità magistratuali e disciplinari, tra cui il Consiglio giudiziario del distretto, la mia assistita ha cominciato ad avvertire appunto delle ostilità, fino a essere addirittura ella stessa denunciata, ma con addebiti certamente infondati, in sede penale e disciplinare".
Eppure è il legale di Magliuolo, Valerio Spigarelli, già presidente delle Camere penali, a mettere le mani avanti su un eventuale accostamento tra le accuse di molestie e il caso Grillo. A detta dell'avvocato infatti non è ammissibile "gettare un'ombra sulla figura di un magistrato che, fin a dal suo insediamento, ha operato senza risparmio per risanare un Tribunale che da anni opera in condizioni di estremo disagio, richiamando questioni di opportunità e accuse".