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Vaccino, il generale Figliuolo rivoluziona il piano: "Da lunedì 10 maggio si apriranno le prenotazioni per i cinquantenni"

Francesco Figliuolo non intende rallentare il piano vaccinale. L'obiettivo delle 500mila somministrazioni giornaliere è durato giusto 48 ore. Per questo il neo commissario all'emergenza coronavirus vuole prendere in mano la situazione e invertire la rotta. "Il piano è fatto in modo tale - ha spiegato - che quando si arriva a un certo livello di percentuale di over 80, over 70, over 65, si passa alle prenotazioni successive perché altrimenti rischiamo di inceppare la macchina". Da qui l'appello alle Regioni affinché da lunedì 10 maggio in tutta Italia si apriranno le prenotazioni per i cinquantenni. Anche perché il rischio che molte dosi rimangano in frigo è parecchio tangibile.

 

 

Non solo, perché la "nuova" strategia - ricorda Repubblica - potrebbe anche portare allo smaltimento delle 1,8 milioni di dosi di AstraZeneca che le Regioni stanno faticando a somministrare. Complice il primo e temporaneo stop arrivato mesi fa dall'Ema. Così come il problema del richiamo. Quest'ultimo infatti è assegnato dopo tre mesi, ossia in piena estate condizionando le vacanze delle persone. Proprio ai cinquantenni, però, potrebbe essere nuovamente somministrato AstraZeneca se, come sembra ormai certo, nei prossimi giorni arriverà una nuova ordinanza del ministero della Salute Roberto Speranza.

 

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D'altronde in giacenza ci sono 1,8 milioni di dosi di AstraZeneca, alcune delle quali rischiano così di scadere. Ancora una volta l'Italia si divide: in Lombardia solo l'1 per cento rifiuta il vaccino di AstraZeneca. Non si può dire lo stesso della Sicilia, dove la metà delle dosi consegnate sono rimaste inutilizzate. Non è da meno il richiamo per Pfizer e Moderna: Lazio e Lombardia hanno fatto sapere di voler continuare con la seconda dose a 21 giorni e non a 42 come invece raccomandato da Speranza.