Nel mirino
Elisabetta Casellati, "Di chi era amante la compagna di suo figlio". Sfregio del Fatto: a cosa si riducono pur di attaccarla
Pur di attaccare la presidente del Senato Elisabetta Casellati, il Fatto quotidiano prende di mira suo figlio. Il giornale diretto da Marco Travaglio, infatti ha pubblicato una foto presa da un sito spagnolo che ritrae Alvise Casellati in compagnia di una donna. "Una relazione dal sapore istituzionale", si legge sul Fatto, "Il nuovo compagno di Corinna Larsen, ex amante del re Juan Carlos di Spagna, è Alvise Casellati, figlio della presidente del Senato. I due sono stati fotografati dal sito spagnolo Vanitatis a fine marzo in un ristorante greco di New York".
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Ma non finisce qui. Travaglio dedica una intera pagina del Fatto al caso. "Casellati, altro weekend di voli di Stato per tornare a Padova", titola, "Casta. Queen Elizabeth - Lo scoop delle Iene sul vizietto della presidente del Senato". Quindi si legge nell'articolo: "Un altro volo blu nonostante le polemiche: come se nulla fosse Maria Elisabetta Alberti Casellati non cambia spartito. Anche lunedì ha fatto ritorno a Roma grazie alla flotta dello Stato. Lo racconta un servizio delle Iene in onda ieri sera (4 maggio, ndr) su Italia 1 e destinato a rinfocolare le polemiche di chi ne chiede le dimissioni. O le sollecita chiarimenti come hanno fatto alcuni parlamentari semplici costretti alla promiscuità di treni e aerei di linea nonostante il morbo o a macinare chilometri in autostrada per fare la spola con Roma: lei, Sua Presidenza Maria Elisabetta Alberti Casellati non ci sta e continua a viaggiare con i voli di Stato, avanti e indietro da Padova, il suo secondo regno dopo il Senato".
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In realtà, spiega Francesco Storace, "la prima domanda da porsi è: la presidente del Senato ha violato la legge? Niente affatto, è esplicita addirittura dal 2011. Dice il decreto 98 di quell'anno, all'articolo 3: 'I voli di Stato devono essere limitati al Presidente della Repubblica, ai Presidenti di Camera e Senato, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Presidente della Corte costituzionale'. Ovvero, sono senza autorizzazione, perché è la legge a renderli disponibili".