Il caso
Franco Di Mare convocato in Commissione di Vigilanza Rai: "Credono a Fedez?", attacca chi lo ha nominato
Franco Di Mare è stato convocato mercoledì 5 maggio davanti alla Commissione parlamentare di Vigilanza sul caso Fedez. Il direttore di Rai3 ha difeso la sua rete e la sua vice Ilaria Capitani dalle accuse di aver tentato di censurare il noto rapper, insieme ad alcuni organizzatori del concertone del primo maggio. Dopo aver parlato di dichiarazioni “gravi e infamanti” nonché “infondate”, Di Mare ha dato notizia tramite i social della sua convocazione in Commissione di Vigilanza, dove dovrà fare chiarezza sull’intera vicenda.
Nel frattempo il direttore di Rai3 ha parlato di “conversazioni manipolate” da Fedez, accusato di aver fatto un taglia e cuci per far valere le proprie ragioni: “Nella sua versione ci sono gravi omissioni e questi tagli alterano oggettivamente il senso di quanto detto dalla vicedirettrice che nel colloquio esclude fermamente, ben due volte, ogni intenzione censoria e che alla domanda esplicita dell’artista se può esprimere considerazioni che lei reputa inopportune ma lui opportune lei risponde con un netto ‘assolutamente’. Ma di questo nella versione di Fedez non c’è traccia alcuna”.
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“Mi dispiace - ha aggiunto Di Mare - che molti, troppi, hanno immediatamente perso per buone le sue affermazioni senza neanche prendersi il tempo del prudente approfondimento utile a capire se ci fosse un’altra versione, una diversa verità”. Un attacco, neanche troppo velato, alla politica che lo ha nominato direttore di Rai3? D’altronde sia Giuseppe Conte che Luigi Di Maio sono subito saltati sul carro di Fedez e chiesto la “rivoluzione” in Rai.