Il giallo del Primo maggio

Primo maggio, Fedez contro-smentito dalla Rai: "Telefonata tagliata, cos'ha detto veramente Ilaria Capitani"

Nuova puntata nella telenovela-censura tra Fedez e Rai, con quest'ultima che contro-smentisce il rapper milanese. Al Concertone del Primo maggio il cantante ha attaccato duramente la Lega (e Mario Draghi) sul Ddl Zan (la legge contro l'omofobia contestata dal centrodestra e a lungo bloccata in Commissione al Senato) rivelando che da viale Mazzini avrebbe ricevuto inviti a non affrontare il tema. Alla smentita della Rai Fedez ha opposto la condivisione sui social della telefonata con il vicedirettore di Rai3 Ilaria Capitani prima dela sua esibizione. Dopo poche ore, ecco la replica della tv pubblica.

 

 

 

 

"La direzione di Rai3 conferma di non aver mai chiesto preventivamente i testi degli artisti intervenuti al concerto del Primo Maggio – richiesta invece avanzata dalla società che organizza il concerto – e di non aver mai operato forme di censura preventiva nei confronti di alcun artista. In riferimento al video pubblicato sul suo profilo Twitter da Fedez, notiamo che l’intervento relativo alla vicedirettrice di Rai3 Ilaria Capitani (l’unica persona dell’azienda Rai tra quelle che intervengono nella conversazione pubblicata da Fedez) non corrisponde integralmente a quanto riportato, essendo stati operati dei tagli". 

 

 



"Le parole realmente dette - spiega la nota Rai - sono: 'Mi scusi Fedez, sono Ilaria Capitani, vicedirettrice di Rai3, la Rai non ha proprio alcuna censura da fare. Nel senso che… La Rai fa un acquisto di diritti e ripresa, quindi la Rai non è responsabile né della sua presenza, ci mancherebbe altro, né di quello che lei dirà. Ci tengo a sottolinearle che la Rai non ha assolutamente una censura, ok? Non è questo. Dopodiché io ritengo inopportuno il contesto, ma questa è una cosa sua".

Al centro delle polemiche la frase riferita al telefono a Fedez da un uomo (forse uno degli  organizzatori, ma la sua identità al momento non è stata resa nota) che gli chiede di "adeguarsi a un sistema" e moderare, dunque, il suo intervento sul palco previsto per le 21. Una volta davanti alle telecamere, Fedez ha denunciato la richiesta da parte dei dirigenti di ricevere il testo del suo intervento in anticipo per farlo passare "al vaglio di approvazione della politica. Approvazione che a quanto pare non c'è stata in prima battuta, o meglio dai vertici di Rai3 mi hanno chiesto di omettere dei nomi di politici e partiti ed edulcorarne il contenuto". Poi tutto è andato in onda senza tagli.