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Otto e Mezzo, Antonella Viola sulla variante indiana del Covid: "Potrebbero ridurre l'efficacia dei vaccini"

Si parla della variante indiana a Otto e Mezzo, la mutazione del coronavirus che in questi giorni sta terrorizzando mezzo mondo. Non a caso il ministro della Salute Roberto Speranza ha optato per negare gli ingressi a chi proviene dall'India. A parlarne in studio su La7 con Lilli Gruber c'è Antonella Viola. L'immunologa ha premesso di essere a favore delle riaperture: "Si basano su dati scientifici, è giusto così". Poi si passa alla variante su cui la Viola è più incerta: "Non sappiamo, sappiamo solamente che questa variante ha un paio di mutazioni sulla proteina Spike che sono da tenere sott'occhio, preoccupanti perché potrebbero ridurre l'efficacia dei vaccini". Ancora però è tutto un punto interrogativo: "Non sappiamo se sia più contagiosa o aggressiva", ha proseguito nella puntata del 26 aprile.

 

 

Ugualmente cauta l'esperta lo era stata sul vaccino AstraZeneca che ha ricevuto uno stop temporaneo dall'Agenzia europea del farmaco: "Gli eventi rari di trombosi cerebrale sono effetti collaterali molto rari", ma c'è un "probabile" legame e per questo "le rare trombosi vanno inserite tra i possibili effetti collaterali", ha ammesso l'Agenzia. Eppure per la Viola, in collegamento con la Gruber, non si è fatto abbastanza. 

 

 

E ancora diceva: "Se c'è qualcosa che non torna, ci si deve fermare, bisogna fare degli accertamenti". E alla domanda della conduttrice di La7 se lei consiglierebbe o meno la seconda dose ha chi ha già fatto la prima non ha dubbi: "Certo non ci vedo nulla che faccia pensare il contrario, però l'Ema doveva essere chiara". Un fattaccio che potrebbe travolgere anche gli altri vaccini come Johnson&Johnson: "Si tratta di tutelare la salute delle persone e la fiducia nei vaccini. È la dimostrazione che il processo di farmacovigilanza prosegue in modo scrupoloso e attento. La scelta è arrivata dopo sei eventi trombotici su donne con meno di 48 anni, 6 casi su circa 7 milioni di dosi somministrate: eventi davvero rari. Ma considerando quanto accaduto con AstraZeneca, il dubbio è che si possa ripetere lo stesso meccanismo".