Il prof
Andrea Crisanti sulla variante indiana al Covid: "Alta infettività anche con gli anticorpi", dubbi sul vaccino
Si parla del ruolo delle varianti nella diffusione del coronavirus a Omnibus, condotto da Gaia Tortora su La7, oggi lunedì 26 aprile. In collegamento c'è il professor Andrea Crisanti che lancia un inquietante allarme. "La variante indiana è stata identificata e studiata in Gran Bretagna. Ha delle mutazioni importanti", spiega il professore. "E' un elemento di grande di preoccupazione. La variante indiana anche in presenza di anticorpi mantiene un'alta infettività". Quindi c'è preoccupazione "anche per l'efficacia dei vaccini".
Bisogna poi osservare, continua Crisanti, che nei Paesi dove sono nate le varianti, c'è stato poco controllo della diffusione del virus: "Guardiamo India, Brasile e Cile, sono Stati dove non c'è controllo della trasmissione. Qui possono emergere varianti. In Brasile ci sono 92 varianti di cui non si sa nulla, in Cile è vaccinato il 75 per cento della popolazione con un vaccino che copre il 60 per cento ma è nel caos, con una diffusione pazzesca e una serie di varianti".
Per questo vietare l'ingresso dall'India, come ha ordinato il ministro Roberto Speranza, conclude Crisanti, serve ma non basta: "Bisogna mettere in quarantena vigilata obbligatoria".
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Speranza infatti ha annunciato: "Ho firmato una nuova ordinanza che vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in India. I residenti in Italia potranno rientrare con tampone in partenza e all’arrivo e con obbligo di quarantena. Chiunque sia stato in India negli ultimi 14 giorni e si trovi già nel nostro Paese è tenuto a sottoporsi a tampone contattando i dipartimenti di prevenzione", ha detto il ministro. Ma non c'è obbligo, appunto.
"I nostri scienziati sono al lavoro per studiare la nuova variante indiana", ha concluso Speranza. "Non possiamo abbassare la guardia. Venerdì è stato il giorno record per casi a livello mondiale con 893.000 positivi di cui 346.000 proprio in India".