Il caso assurdo
Gianluigi Nuzzi, "mi ha scritto il giudice scroccone": svelato il nome, le dimissioni che terremotano la magistratura
È Piero Gamacchio il giudice che negli ultimi anni ha lasciato conti non pagati in ristoranti e boutique di lusso. A svelarlo è stato Gianluigi Nuzzi, che a puntate ha raccontato l’intera vicenda riguardante il consigliere di Corte d’Appello: il quale, inchiodato dai fatti e dalle prove schiaccianti, non ha potuto fare altro che ammettere tutto e dimettersi. Gamacchio si è occupato di personaggi e storie di primo piano e la sua storia è destinata a diventare un caso, anche perché ci sono diversi interrogativi che sono ancora alla ricerca di una risposta.
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“Qualcuno in tribunale sapeva e ha taciuto?”, si chiede Nuzzi: “Ad esempio, i magistrati commensali alle laute cene del collega non si chiedevano come mai nessuno pagava? E, ancora, a cosa sono serviti quei 40mila euro chiesti con urgenza al penalista?”. In attesa che vengano fornite delle risposte, il cosiddetto “giudice scroccone” ha deciso di fare un passo indietro. “Dopo che avevo scoperto come non pagasse i conti di lussuosi ristoranti e boutique né onorava un debito da 40mila euro con un penalista milanese - scrive Nuzzi - il magistrato ha deciso di fare un passo indietro e di chiedere immediatamente l’aspettativa”.
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A comunicarlo è stato Gamacchio direttamente a Nuzzi: “Quanto letto sui social e taluni media in questi ultimi giorni corrisponde ahimè alla verità. Ci tengo però a sottolineare il fatto che mai questi fatti possano aver influito nella mia attività di giudice. Proprio però considerando la necessaria serenità che deve presiedere all’esercizio della funzione giudiziaria, questi fatti mi impongono di chiedere da subito di essere messo in aspettativa. Si è trattato di comportamenti di grave leggerezza di cui mi pento profondamente e ai quali porrò al più presto rimedio".