Da Formigli
Piazzapulita, Paolo Mieli e il caos AstraZeneca: "Il disastro è avvenuto con il governo Conte"
Sui vaccini Paolo Mieli è spietato: "Un cambio di passo c'è stato, il disastro è avvenuto con il governo di Giuseppe Conte". Ospite di Corrado Formigli a Piazzapulita su La7, l'ex direttore del Corriere della Sera non punta il dito contro l'ex premier, "incolpevole", ma contro il caos AstraZeneca.
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"Tutti avevano capito che le vaccinazioni andavano fatte prima agli ottantenni, poi ai settantenni, ai sessantenni... e al personale sanitario. Cos'ha cambiato tutto? Il pasticcio AstraZeneca - sottolinea Mieli -: ci siamo ritrovati con milioni di dosi e hanno detto 'no, guardate, vanno solo ai più giovani'. E così hanno pensato di darlo agli universitari e così via, ma non perché se ne fregavano dei disabili eccetera".
"Conte - prosegue il direttore - è incolpevole, anzi danneggiato. Poi sono arrivati i successori di Conte e la storia di AstraZeneca invece di stabilizzarsi ha iniziato a oscillare, prima solo i giovani, poi solo i vecchi, poi niente donne perché prendono le trombosi... I responsabili dell'autorità europea, le autorità americane su Johnson & Johnson, mi sembrano cose pazzesche, anti-scientifiche. Proibire o sconsigliare un vaccino perché ci sono stati 6 casi, di cui uno solo mortale, su 7 milioni di vaccinati. Ma che razza di...".
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"Io aggiungo una cosa - interviene Formigli -. Per un mese AstraZeneca poteva essere somministrato anche ai settantenni, ma le regioni lo hanno fatto agli avvocati, ai dipendenti Asl, ai sanitari in senso lato, a gente che non vedevano un malato di Covid neanche col binocolo. Diciamo che sugli avvocati non ci sono stati tanti tentennamenti nel vaccinarli".