sfuriata
Agorà, Massimo Galli sclera e massacra Mario Draghi: "Debole, troppi errori. Ma come si fa?". Roba mai vista prima
Furioso. Massimo Galli si presenta così durante la diretta di Agorà su Rai 3, tanto che Luisella Costamagna lo definisce "un Massimo Galli come non si vedeva da tempo". In collegamento con in programma mattutino il direttore responsabile dell'ospedale Sacco di Milano è indignato per la riapertura delle scuole decisa dal governo di Mario Draghi col nuovo decreto Covid. "Perdonatemi, nel momento in cui bambini non vaccinati vanno a scuola non si può arginare l'infezione. Aprire le scuole è profondamente sbagliato, si sono pentiti anche i francesi. E non è casuale che gli inglesi hanno chiuso quando intensificavano i vaccini", parte all'attacco.
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Galli è preoccupato soprattutto per le varianti: "Quella inglese, ora dominante - ricorda - si trasmettono molto velocemente tra bambini e adolescenti, a scuola come ai giardinetti. Ma vedo un atteggiamento di guardia abbassata. Potete dire quello che volete, ma questo non è un provvedimento preso con criterio scientifico". Un'uscita che fa rizzare le orecchie alla deputata del Pd Lia Quartapelle: "Io capisco il punto di vista di un epidemiologo ma il governo ha considerato anche i costi psicologici e formativi", interviene interrompendo la dem: "È il solito discorso di contrattazione con il virus, che però non tratta. È un atteggiamento di debolezza. Diamo una mano, per carità, ma questo è un problema e di errori questo governo, che ho salutato con favore quando si è insediato, ne ha già fatto diversi, e tutti per debolezza".
Per il professore la lista degli esempi è parecchio lunga, basta guardare "la sospensione del vaccino AstraZeneca" dopo lo stop tedesco per i casi di trombosi e la successiva "riabilitazione" del farmaco. Tende la mano, invano, la Quartapelle: "Ma la politica quando fa sbaglia, non c'è una ricetta giusta, cerchiamo di tenere insieme tutto". Infine il clima sembra placarsi e con lui anche Galli che spiega nel dettaglio le motivazioni della sua sfuriata: "Alla base della mia rabbia c'è questo, anch'io ho i nipoti, andare da na parte mentre gli altri vanno dall'altra è incredibile. Non ho mai creduto alla sistemazione veloce delle cose. Ogni volta sembra che io sia quello del pessimismo e delle docce fredde, ma i dati sono quelli. Bisogna vedere che cosa succede dopo Pasqua e che impatto avranno questi giorni".