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DiMartedì, Concita De Gregorio inchioda Landini e Cgil: "Gli infermieri no vax? Neanche sotto tortura".
"Il personale non ha voluto vaccinarsi, e ora non posso nemmeno licenziarli sennò rischio le vertenze oltre al danno per gli ospiti". Il caso di maxi-contagio in una Rsa arriva a DiMartedì ed è Concita De Gregorio, giornalista di Repubblica, a leggere le parole del direttore sanitario della struttura e a porre la domanda delle domande al segretario della Cgil Fausto Landini. "Il sindacato che lei rappresenta come si orienta in un caso come questo? Ventisei infermieri su 27 che non si vaccinano e hanno contagiato gli anziani di questa Rsa. Sono censurabili? Licenziabili?", chiede la De Gregorio, con molto garbo.
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"Io sono perché tutti si vaccinino, ma è il governo che deve fare una legge per rendere obbligatori i vaccini, si assuma la responsabilità di farla a partire dal settore sanitario e faccia rispettare le regole, io non ho nulla in contrario". Risposta "svicolona", e infatti la De Gregorio non demorde e chiede conto delle possibili conseguenze di quel gesto: "L'infermiere che non si vaccina? Fa male - risponde Landini, in evidente imbarazzo -, ma se vuole che le dica che deve essere licenziato non glielo dico nemmeno sotto tortura". E al direttore della Rsa assicura: "Non gli farò nessuna vertenza, io dico un'altra cosa: il governo faccia una legge. Aggiungo che penso che sia una cosa di buonsenso: ho la sensazione che non è che ci vacciniamo una volta e basta, questa cosa andrà avanti per un po' di anni e come con l'influenza c'è un problema di sicurezza generale".
"Ma il sindacato tutelerà o no gli infermieri che non si vaccinano?", cerca di arrivare al dunque Concita. "Non mi faccia dire cose che non ho detto - leva gli scudi Landini, forse preoccupato di scatenare un polverone tra gli iscritti del comparto sanità al primo sindacato d'Italia -. Se c'è la volontarietà c'è la volontarietà, facciano le leggi che devono fare e io non mi opporrò. ma non mi prendo la responsabilità di leggi che non ci sono".
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