Testimone
Vittorio Sgarbi, il racconto drammatico e l'accusa: "Come ho scoperto il cancro. Ma con il coronavirus..."
Vittorio Sgarbi ha il cancro. Lo ha scoperto un paio di mesi fa, insieme al fatto di aver avuto il coronavirus. "Mentre facevo gli esami del sangue per un controllo ho scoperto di aver già fatto il Covid in maniera asintomatica a dicembre, ma anche di avere un problema alla prostata", racconta il critico d'arte in una intervista a Il Corriere della Sera. "Il sangue è come un linguaggio, dice tutto. C'è un ingrossamento, c'è qualcosa che stanno analizzando. Non ho metastasi di nessun tipo e, fortunatamente, la cosa è circoscritta. I medici stanno studiando la situazione", prosegue Sgarbi.
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Che ha già cominciato le cure: "Sto prendendo farmaci. Inizio le terapie nucleari il 12 aprile al Sant' Orsola. Solo che oggi questa mia malattia sembra di serie B, meno importante della mitologia intorno alla pandemia. In aula mi fanno tenere la mascherina, che fa male alla mia malattia e non serve per combattere il Covid, che io non posso più avere perché l'ho già fatto. Un paradosso", sbotta. Tanto che ieri in aula "ho tenuto la mascherina. Ma l'ho detto a Draghi: se ho avuto una malattia cardiaca, una cancerogena e ho già fatto il Covid perché la mascherina che mi fa male alla respirazione?".
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"Io voglio essere libero, anche fuori, riaprire le mostre", continua. "Ho mandato al presidente Fico un certificato medico ove si prescrive che possa parlare senza utilizzare dispositivi". Ma lui "niente, non gliene frega del cancro o di problemi cardiaci, solo del Covid, che è meno letale del cancro ai polmoni per il fumo. In Parlamento siamo di fronte a un paradosso logico: prescrizioni rigidissime per una malattia non letale per più del 90% delle persone che la contraggono, ma se ne hai un'altra, come il cancro o cardiopatie, non frega niente a nessuno".
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Conclude quindi Sgarbi, amaro: "Il mio caso si dovrebbe risolvere con la radioterapia ma l'oncologia, in generale, oggi è vittima del terrorismo mediatico che si fa per la pandemia. Ecco i medici del reparto hanno firmato questo documento dove si dice che una Nazione è andata in bancarotta solo perché mancavano decine o qualche centinaia di posti letto, e non centinaia di migliaia, nell'affrontare una malattia".