L'inghippo

Nicola Porro, la talpa governativa: "Fate attenzione a quei soldi". Un dramma: perché il lockdown dura ancora a lungo

Nicola Porro narra sul suo sito di una talpa, di un boiardo molto ben inserito nelle stanze del potere secondo cui il lockdown durerà ben più a lungo di quanti tutti credono. Tale convinzione starebbe circolando negli ambienti politici, dove si parla di serrata “magari intermittente, magari con un’alternanza di maglie più larghe e periodi di controlli più stringenti”. Secondo Porro i politici confidano nella tregua estiva: “L’ennesima carota che ci stanno sventolando sotto al naso ministri, sottosegretari e virologi. L’ultimo, il capo del Mef Daniele Franco, che per giustificare la definitiva estinzione dei già risicati aiuti alle imprese, ci ha lasciato odorare il profumo di un allenamento dei divieti dopo Pasqua”. 

 

 

Inoltre secondo il giornalista di Quarta Repubblica c’è un elemento importante che gioca a favore del lockdown: gli introiti di Big Pharma. “Fate due conti - scrive Porro - i potenziali clienti dell’immunizzante anti-Covid sono circa 8 miliardi, cioè gli abitanti dell’intero pianeta. E molti di loro, almeno in questa prima fase, dovrebbero ricevere due dosi. Parliamo di un business che, solo quest’anno, può arrivare a 100 miliardi di dollari. Per il 2021, Pfizer ha segnato a bilancio 15 miliardi di ricavi aggiuntivi. Moderna ha messo in cascina contratti da 12 miliardi”. 

 

 

Quindi per Porro è ragionevole pensare che queste industrie “premeranno sui decisori politici affinché prolunghino lo stato d’allerta, convincendo le persone della necessità di continuare a vaccinarsi anche nei prossimi anni. Perché arriveranno le varianti o perché forse i vaccini non bloccano la trasmissione del virus. Qualche sera fa - ha chiosato Porro - da Bruno Vespa, lo accennava, nemmeno troppo timidamente, il nuovo ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini. In fondo il lockdown, come le infrastrutture ai tempi di Draghi, è ecosostenibile”.