La giornalista

Maria Giovanna Maglie "armata": fuori di sé dalla rabbia, chi minaccia a colpi di kalashnikov

"Mi associo armata". Maria Giovanna Maglie, in un post su Twitter risponde così al cinguettio di Giorgio Gandola che scrive: "Vi avverto che è partito il neurone della Cancel Culture contro Philip Roth. Qui li aspetta il kalashnikov". La questione riguarda il mondo culturale degli Stati Uniti che vuole "cancellare" Roth, il grande scrittore americano, e consegnarlo alla gogna del #Metoo per la sua "misoginia". 

 

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Stanno infatti per uscire negli Usa due biografie - Philip Roth di Blake Bailey e Philip Roth: A Counterlife di Ira Nadel - sullo scrittore ed è già cominciato, come riporta il Corriere della Sera, il bombardamento. Sul Sunday Times londinese si legge il titolo "MeToo pronto a chiudere il caso sulla misoginia di Roth", e sullo stesso giornale Claire Lowdon raddoppia con "Lo scrittore come maniaco sessuale arrabbiato". Nadel addirittura definisce Roth "ossessionato dal sesso nella vita come lo era nei libri".

 

 

 

 

Roth, anche in vita, ha dovuto affrontare le accuse di misoginia con una rassegnata esasperazione. Tre anni fa è morto lasciando quindi ai posteri la sentenza sulla sua "vera gloria". Sicuramente, rispetto alle accuse di presunto odio verso le donne, sottolinea il Corriere, basta rileggere la scena di Inganno (edito in Italia da Einaudi) in cui lo scrittore americano "Philip" viene orwellaniamente processato per "discriminazione sessuale, misoginia, abuso delle donne, calunnia nei confronti delle donne, denigrazione delle donne, diffamazione delle donne e dongiovannismo sfrenato".

 

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Fortunatamente però non c'è solo il #Metoo e la Cancel Culture americana. Qui si è pronti a difendere Roth con le unghie e con i denti. Qualcuno ha preparato il kalashnikov e la Maglie è pronta. Armata.