Chiaro?
Iva Zanicchi e Scanzi vaccinato: "Ho perso un fratello, sapete qual è il vero problema?". A valanga
Il problema non è Andrea Scanzi, ma chi ci governa. Iva Zanicchi, pragmatica come sempre, non si scompone per la vicenda del giornalista del Fatto quotidiano che pur giovane (46 anni) e in perfetta salute ha avuto accesso al vaccino AstraZeneca ad Arezzo, in quanto iscritto alla lista (cartacea) dei "riservisti". Di fatto, ha usufruito di un vaccino che sarebbe andato buttato a fine giornata, in quanto "caregiver" di due genitori in fascia a rischio. Il paradosso italiano è che Scanzi ha avuto il vaccino AstraZeneca mentre i genitori sono ancora in lista per il vaccino "prioritario" di Moderna. E pazienza, come rivelato da Dagospia, il giornalista sia in questi giorni in un hotel-spa di Merano, lontano dunque dai genitori "fragili".
Leggi anche: Non è l'Arena, Andrea Scanzi vaccinato. "Un caso strano, i suoi genitori...". Massimo Giletti svela il caos italiano
"Se questo giornalista ha avuto l'opportunità di vaccinarsi, perché non avrebbe dovuto farlo? - fa spallucce la Zanicchi, intervistata dall'agenzia AdnKronos - Non credo che per vaccinare lui abbiano mandato via degli ottantenni, quindi va bene così". La cantante ricorda di essere stata "toccata e provata da questo maledetto virus, ho perso un fratello che sì, era cardiopatico, ma stava bene. La verità è che dovremmo essere in grado di vaccinare tutti. Perché non vaccinano? Perché non c'è il vaccino", dice la cantante che racconta l'esperienza di una sua amica che "ha un centro medico molto grande e attrezzato e sarebbe disponibile a fare i vaccini gratuitamente, ma non può farlo perché non ci sono le dosi. Questo è il vero problema, non il giornalista quarantenne che si fa vaccinare". La responsabilità dunque non è di Scanzi, semmai di chi ci governa.