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Matteo Bassetti mostra la prima fiala di monoclonali anti-Covid: "Forse una coincidenza ma con Draghi qualcosa si muove"

Un cambio di passo senza precedenti. Matteo Bassetti in collegamento con Coffee Break su La7 mostra soddisfatto la prima fiala della cura per il Covid a base di anticorpi monoclonali. E alla domanda di Andrea Pancani se ci sia discontinuità tra l'attuale premier e il suo predecessore, Giuseppe Conte, l'infettivologo non esita a replicare: "Li aspettavamo da tanti mesi, non so se sia solo coincidenza ma con Mario Draghi qualcosa si sta muovendo". Non è un caso per il direttore della clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova che "si stia procedendo più velocemente nella vaccinazione". I numeri non mentono: "Siamo arrivati a 200 mila vaccini al giorno e c'è una prospettiva di farne 500 mila. Mi pare dunque che si stia evolvendo nel meglio".

Non manca però il rimprovero sullo stop temporaneo di AstraZeneca: "Ora bisogna ricostruire completamente una coscienza vaccinale - prosegue nel programma mattutino -.Tre giorni di fermo hanno colpito il vaccino anglo-svedese". La ripartenza avverrà oggi, venerdì 19 marzo alle 15, dopo il via libera dell'Ema. E ancora: "Lo stop di AstraZeneca ha inevitabilmente causato la sfiducia nelle istituzioni. Noi abbiamo sentito cose diverse. Alla sera Ema e Aifa dicevano che AstraZeneca non aveva problemi, ma poi all'indomani hanno fermato tutto".

Per l'esperto questa "cattiva pubblicità" provoca un danno enorme che pesa sulle spalle dei medici: le persone rifiutano le dosi di AstraZeneca, "ma non lo fa non perché il vaccino non vada bene, ma perché qualcuno ha detto che fa morire o fa venire delle trombosi". Dati alla mano la casa farmaceutica non è tanto diversa dalle concorrenti Pfizer e Moderna. "Io - conclude Bassetti - devo ancora capire perché c'è questa cattiva pubblicità nei confronti di uno dei tre vaccini. Tutti e tre hanno benefici superiori ai rischi. Quindi evitiamo di fare allarmismo".