Precauzioni
Antonella Viola a PiazzaPulita, quando si potrà "scegliere" il vaccino a cui sottoporsi: lo scenario nella lotta al Covid"
Prima lo stop della Germania e dunque, a cascata, di quasi tutta Europa. E ancora, Aifa che passa in meno di 24 ore a dire che il vaccino AstraZeneca è sicurissimo ad imporne lo stop in Italia. Il caos sul siero contro il coronavirus. Ieri, giovedì 18 marzo, il nuovo via libera dell'Ema. Ma il timore è che, almeno per quel che concerne AstraZeneca, la fiducia di molti possa essere compromessa. E del tema se ne parla a PiazzaPulita, il programma di Corrado Formigli in onda su La7, la puntata è quella di giovedì 18 marzo. Se ne parla sotto diversi aspetti. Uno di questi riguarda la libertà da parte dei pazienti di poter scegliere a quale siero sottoporsi.
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Ospite in studio ecco l'immunologa Antonella Viola, alla quale Formigli si rivolge con queste parole: "Tante persone dicono: io voglio scegliermi il vaccino. Ora... escluso secondo me l'idea che uno possa scegliersi il vaccino, ma l'idea che il medico curante possa suggerire un siero piuttosto che un altro e che questo suggerimento sia vincolante è un'idea? Avviene in altri paesi? È sensato?", chiede il conduttore.
"È assolutamente sensato, ma non può essere adesso - ripsonde la Viola -. Adesso noi dobbiamo correre, vaccinare per grandi linee. Noi stiamo già secondo me sbagliando: avremmo dovuto vaccinarea dal primo momento le persone fragili e non abbiamo fatto questo, non dovevamo vaccinare i 21enni. Dobbiamo insistere sul vaccinare le persone fragili: è questa la chiave per uscire dall'incubo che stiamo vivendo. Detto questo, l'ideale sarebbe che con più vaccini, e a breve li avremo, noi potremo scegliere il vaccino più adatto in base alle caratteristiche cliniche del vaccino". Non direttamente la persona, ma il medico curante: "Per esempio a una donna giovane che prende la pillola un medico può stabilire il vaccino X, mentre per un uomo di 75 anni ne è meglio un altro", conclude la Viola. Insomma, secondo l'immunologa il giorno in cui, di fatto, ci sarà una possibilità di scelta sul vaccino non è poi così lontano, ammesso e non concesso che i colossi della farmaceutica inizino
a rispettare i tempi delle consegne.