le cifre

Sondaggio di Fabrizio Masia, "fiducia scemata per il governo di Mario Draghi": "Al 40 per cento" dopo lo stop di AstraZeneca

Un sondaggio mette ulteriormente in difficoltà il governo. Ancora una volta ad Agorà, il programma mattutino di Rai 3, si parla del controverso caso vaccini e in particolare dello stop ad AstraZeneca. Una decisione avvenuta dopo un lotto "incriminato" e che rischia di diminuire la fiducia negli italiani, aumentando allo stesso tempo gli allarmismi. Ad avvalorare questa ipotesi il sondaggio realizzato da Fabrizio Masia per la trasmissione di Luisella Costamagna: "Un dato inquietante", lo definisce il sondaggista di Emg Acqua. E in effetti i numeri lasciano ben poco scampo all'esecutivo di Mario Draghi: "Il 62 per cento degli italiani - spiega - ha affermato di voler scegliere quale vaccino fare. E questo potrebbe rallentare la campagna vaccinale".

Solo il 28 per cento infatti è insignificante quale dose gli verrà somministrata. Numeri che hanno pesantissime conseguenze anche sul governo: "Questa settimana - ammette Masia - la fiducia nel governo è scemata. Siamo al 40 per cento, che è il dato più basso da quando si è insediato il governo Draghi". Per il sondaggista molto è da imputare all'incapacità di far fronte all'emergenza. Lo stop alle dosi del colosso anglo-svedese non ha aiutato.

 "La decisione di sospendere AstraZeneca - spiegava Roberto Speranza, ministro della Salute - è di natura precauzionale e la decisione è emersa dopo una valutazione dell’istituto tedesco per i vaccini. C’è stato un confronto tra i ministri della salute: ora i governi attendono il giudizio Ema per giovedì e siamo fiduciosi che possano emergere tutti gli elementi di rassicurazione per consentirci di riprendere la vaccinazione. È giusto avere cautela". Eppure agli italiani, viste le cifre snocciolate, questo non basta.