Fuori controllo

Selvaggia Lucarelli, valanga di insulti a Massimo Giletti: lui un fallito e Non è l'arena "un coso increscioso"

La guerra, ferocissima, tra Massimo Giletti e Selvaggia Lucarelli continua. Nella serata di ieri, domenica 14 marzo, a Non è l'arena il conduttore aveva replicato alle accuse della blogger, secondo cui Giletti avrebbe contribuito alla rovina di Fabrizio Corona. E la sacerdotessa del giusto si è profondamente risentita del fatto che Giletti abbia mostrato la foto di un vecchio bacio tra lei e Corona, "un finto bacio a stampo di dieci anni fa", spiega Selvaggia, e si era anche risentita per il fatto che la abbia sfottuta per il ruolo di "alzatrice di palette" a Ballando con le Stelle, ruolo che evidentemente Selvaggia non gradisce più.

 

Dunque, dopo un primo attacco sui social. La sacerdotessa del giusto ha pubblicato una infinita sbrodolata su Facebook in cui, contro Giletti, ha detto di tutto e di più. Qui, in calce, potete trovare il post nella sua versione integrale. Ve ne proponiamo di seguito alcuni estratti, di raro livore (anche per la Lucarelli). A partire dall'attacco: "Ieri sera, durante quel coso increscioso chiamato Non è l’arena, Massimo Giletti  ha parlato del rientro in carcere del suo amico, consulente, amico di palestra e prezioso collaboratore Fabrizio Corona", esordisce la Lucarelli. 

Dunque, parlando delle palette di Ballando, aggiunge: "Delegittimare, questo è lo scopo. Il tutto con giornalisti seduti lì, muti. O anzi, a spalleggiare, donne comprese. Perché il mio ruolo a Ballando lo aveva anche il buon Lamberto Sposini, ma nessun giornalista si sarebbe mai permesso di screditare il suo lavoro parlando in maniera volgare di palette. Alberto Matano è a Ballando ma è un ottimo giornalista e nessuno fiata", rimarca inferocita. Peccato che tutte le persone citate abbiano incassato più o meno sfottò per il ruolo di "palettante" a Ballando, ruolo che non ha assolutamente nulla di male. Ma il nervo di Selvaggia pare piuttosto scoperto. 

 

Dunque, dopo altre lunghissime righe piene zeppe di livore, ecco che la sacerdotessa del giusto arriva alla sua durissima conclusione. Alla sentenza, ai voti, alle pagelline, in puro 'stile'-Lucarelli: "Caro Giletti, alzo la paletta: voto 1. E quell’1 è giusto per un moto di dolcezza nei tuoi confronti: è dura essere una D’Urso che non ce l’ha fatta e aver dovuto ripiegare su uno show che vorrebbe essere giornalismo, ma che è un Pomeriggio 5 mascherato male. Lo capisco. Ti sono vicina. Non tanto da baciarti, però", conclude. Amen.