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Fabrizio Corona, Lele Mora picchia durissimo: "Uomo malato. Il carcere? No, dove lo devono mandare"

Fabrizio Corona è arrivato a ferirsi i polsi pur di non tornare in carcere. Un gesto commesso dall'ex re dei paparazzi in risposta all'avviso del Tribunale di Sorveglianza di Milano che gli revocava gli arresti domiciliari. La notizia ha fatto il giro di tutti i quotidiani e i siti internet, ma a chi lo conosce non stupisce. "Vorrei fare un appello: Corona è molto malato e va curato!'', commenta all'Adnkronos l'ex agente dei vip Lele Mora, nonché ex amico di lunga data di Corona.

 

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Mora si dice sconvolto dalle immagini che ritraggono l'imprenditore con il volto insanguinato che inveisce contro i poliziotti che lo ammanettano a terra per poi farlo trasferire all'ospedale Niguarda per essere medicato prima del trasferimento in carcere. ''Mi hanno fatto molto male - prosegue -. Gli ho voluto molto bene e gli ho insegnato tanto, loro devono capire che lui è una persona molto malata, malata di denaro, lui per i soldi farebbe di tutto''. Parte della decisione del Tribunale è legata alle comparse in tv e alle violazioni dei domiciliari di Corona. "Se sei ai domiciliari -spiega Mora - non puoi uscire e frequentare gente, lui tutto questo lo fa esclusivamente per soldi. Ormai questo ragazzo è perso, devono prendere un grande psichiatra che lo manda in un ospedale psichiatrico e lo cura. Il carcere non si augura a nessuno e non serve a niente, distrugge e basta, lui deve essere curato".

 

 

Per l'ex agente dei vip la pena alternativa fatta in casa è solo "un lusso, l'ho provata sulla mia pelle e so cosa vuol dire. Io ho fatto tre anni ai domiciliari, non ho frequentato nessuno e mi sono sempre attenuto alle regole''. E sugli attacchi di Corona alla magistratura conclude: ''Non si può attaccare la magistratura in quel modo! La magistratura fa solo il suo dovere".