L'analisi

Alessandro Sallusti a DiMartedì: "Renzi a Dubai per far parlare di sé e per qualche euro, ma sono più preoccupato per Di Maio..."

Alessandro Sallusti, ospite di Giovanni Floris a DiMartedì, su La7, commenta senza mezzi termini la polemica scatenata dal viaggio di Matteo Renzi a Dubai. "Sta facendo delle provocazioni per far parlare di sé e portare a casa qualche euro lui, ma sono più preoccupato per Di Maio...", dice il direttore de Il Giornale. Che affonda: "Abbiamo un ministro degli Esteri che andava a solidarizzare con i gilet gialli che mettevano a ferro e fuoco Parigi e non ha condannato il presidente del Venezuela". Insomma, sostiene Sallusti, "Non usiamo due pesi e due misure. Il Paese è abbastanza bizzarro".

 

 

 

E sulle Sardine: "A loro cosa dico? Loro dicono tutto e il contrario di tutto", commenta, "nuotano in un mare inquinato. Ora è arrivato un depuratore che si chiama

vediamo se riesce a depurare questo mare". E conclude: "Nicola Zingaretti non voleva ma lo ha votato e ha fatto buon viso a cattiva sorte".

 

 

Da parte sua Renzi è tornato sulle "nuove polemiche su di me, stavolta per un viaggio a Dubai. In molti hanno colto l’occasione per tornare sulla questione saudita dicendo che io non ho risposto ai giornalisti (incredibile! Ricordo di aver fatto interviste al Corriere della Sera, a la Repubblica, a Carta Bianca eccetera)", scrive. "Possono piacere o meno le risposte ma come è possibile dire che non ho accettato di fare interviste?). Altri mi hanno criticato perché ho dato mandato ai legali di agire in giudizio nei riguardi de la Stampa e del direttore Massimo Giannini. Anche a me dispiace fare azioni civili contro alcune testate. Ma dobbiamo essere chiari: le critiche servono e aiutano a crescere, le fake news no. Tutti possono criticare, nessuno può diffamare".