Spaesati
L'aria che tira, Alessandra Ghisleri annichilisce Zingaretti e Pd: "Alla sinistra manca un vero e proprio filo conduttore"
"Le dimissioni di Nicola Zingaretti sono state una mossa giusta, oppure una mossa sbagliata?" chiede senza tanti giri di parole Francesco Magnani ad Alessandra Ghisleri, durante L'aria che tira, in onda su La7. "Il post di ieri era uno sfogo, ed era autentico" risponde la direttrice di Euromedia Research. "Nelle parole di oggi ci sta invece la spiegazione del gesto, ci sta quello che è il problema della politica, non solo per il Pd, ma anche per tanti altri partiti politici: quello di essere lontano dalla gente" spiega lucidamente la Ghisleri.
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"Il Pd è già imploso con il suo precedente segretario. La creazione di tutti quei piccoli partiti come Leu, MDP, Sinistra Italiana e tante altre piccoli porzioni dell'ex Pd, hanno allontanato il progetto da una linea comune. Lui infatti chiama un discorso unico, un discorso che riunisca tutti. Quello che manca è un vero e proprio filo conduttore." dice la sondaggista, interpretando la clamorosa decisione pervenuta ieri nel tardo pomeriggio dal Nazareno. "Attenzione sono delle dimissioni di riflessione" prosegue la Ghisleri "lui abbandona il ruolo, ma rimanendo all'interno del Partito democratico. Vuole aprire una discussione per verificare se c'è un filo conduttore che potrà riunire tutti insieme".
La decisione di Zingaretti non è sicuramente un fulmine a ciel sereno. Era già da parecchio che il leader aveva fatto intendere di non voler continuare, desistendo di fronte alle insistenze di Andrea Orlando e Goffredo Bettini. "Non posso prendere colpi ogni giorno" aveva affermato il segretario. Secondo le voci di corridoio, Zingaretti si sarebbe dato ancora qualche giorno dopo l'ultima direzione di lunedì scorso, con la speranza di veder placati i conflitti interni al suo partito. Ma così non è stato. Sono ore decisive per il futuro del Partito democratico, con la coalizione di centrosinistra che pare ormai completamente allo sbando.