Cambio di rotta

Marco Minniti, "vaffa" al Pd: addio al Parlamento. Radicale cambio di vita: dove si insedia

Marco Minniti si è dimesso da deputato Pd. L’ex ministro dell’Interno, che nel 2018 si candidò alla segreteria del Pd per poi ritirarsi e lasciare spazio a Nicola Zingaretti, ha una pluridecennale esperienza politica cominciata in Calabria ed arrivata fino alle più alte cariche dello Stato. Minniti ha così deciso di abbandonare la Camera per dedicarsi interamente ad un nuovo progetto.

 

 

Secondo Repubblica andrà a presiedere la Fondazione Med-Or. Nuova creatura sorta giovedì scorso e controllata per il 30 per cento dal ministero dell’Economia. La Fondazione – nel gruppo Leonardo, società nata dalle ceneri di Finmeccanica – si occuperà di cooperazione tra l’Italia e i paesi del Medioriente. Un campo che Minniti da ministro dell'Interno ha sempre avuto a che fare. 

 

 

 

Secondo la relazione approvata dal Consiglio di amministrazione di Leonardo, Med-or sarà un “ponte attraverso il quale far circolare idee, programmi e progetti concreticon l’obiettivo di trasferire tecnologie tradizionali e innovative e di favorire l’alta formazione negli Stati interessati", si legge nel documento. Minniti sarà a capo di un board di rappresentanti del mondo dell’industria, dell’università e della ricerca, anche internazionali. "Un tentativo di conciliare mondi produttivi ed accademici per favorire il dialogo costruttivo tra Paesi, culture e sistemi economici ed enfatizzare il ruolo dell’Italia a livello globale. Ma lo sviluppo di programmi strutturali nei settori dell’aerospazio, della difesa e della sicurezza non potrà che essere raggiunto con un budget ancora da definire ma che sarà consistente: nel progetto è previsto che la fondazione abbia capacità giuridica, economica e di contenuti culturali che non siano di facciata”.

Una scelta di vita sostanziosa per un uomo che è stato il classico funzionario di partito diventato poi big. Cresciuto all'ombra di D'Alema, assieme a Fabrizio Rondolino, Nicola La Torre e Claudio Velardi, ha poi avuto come, gli altri d'altronde, di decidere di intraprendere una carriera autonoma che lo ha portato fino alle soglie della segreteria del Pd e al dicastero del Viminale.

 

Il tuo browser non supporta il tag iframe