Euro-lira
L'aria che tira, Ignazio La Russa contro Romano Prodi: "Non diciamo sciocchezze". Quello che avreste sempre voluto dire al Professore
Colpo di scena a L’aria che tira, dove Romano Prodi si è collegato nuovamente con Myrta Merlino per replicare a Ignazio La Russa e avviare un’accesa discussione sul cambio lira-euro. L’ex premier ha infatti accusato il melograno di aver detto delle fesserie, tenendoci a precisare la sua versione dei fatti sul cambio. “L’interesse italiano era quello di andare nell’euro con la lira più svalutata possibile - ha chiarito Prodi - in modo da aiutare le nostre esportazioni, tanto è vero che i tedeschi volevano 950 lire per ogni marco e noi 1000, lo siedi al cancelliere Kohl. Quando mi ha detto 990 io ho fatto un salto di gioia, Ciampi era felicissimo. Dopo i prezzi sono aumentati perché non si è fatta la sorveglianza”.
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Quindi l’ex premier ha scaricato la responsabilità su Silvio Berlusconi: “Avevamo deciso che con l’entrata in vigore dell’euro dovevano esserci le commissioni provinciali per il controllo dei prezzi, ma Berlusconi non ha voluto farle, come non ha voluto il doppio prezzo”. La Merlino è intervenuta per sintetizzare così il discorso di Prodi: “È stato un problema interno, non internazionale”. Tale affermazione ha però fatto scattare La Russa: “Non diciamo sciocchezze, il problema è di cambio internazionale. Lasciate stare i comitati, per il cittadino comune quel cambio ha comportato che tutto ciò che costava mille lire è costato mille e quattrocentonovanta”.
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“Lei sta sognando”, ha replicato sghignazzando Prodi, che poi ha aggiunto: “A questo punto la invito a ragionare. Il cambio così come era stato pensato non implicava che ci fosse un aumento dei prezzi interni, ma non c’è stata la sorveglianza, per questo è aumentato tutto”. “I fiumi si possono sorvegliare - ha risposto ancora La Russa - ma quando arriva in piena e non ci sono gli argini straripa. Non c’era la possibilità di sorvegliare”. Prodi però non è stato dello stesso avviso e ha chiosato così: “Non c’è niente da fare, lei non capisce”.