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Mario Draghi, "dai stai zitta". Fulmina la moglie: cosa si lascia scappare la signora Serenella sul governo, disastro in pubblico

Discreta e abbottonatissima, tranne in un paio di occasioni. Dopo Mario Draghi, occhi puntati sulla consorte del nuovo, possibile premier, Maria Serena Cappello. Retroscenisti e penne indiscrete scatenati, oggi, nel ricordare le pochissime occasioni in cui la moglie dell'ex governatore della Bce è finita al centro della cronaca politica. Nessun pettegolezzo privato, perché il legame che dura da 53 anni è sempre rimasto blindatissimo da rotocalchi e paparazzi (se non qualche foto innocente e tenerissima, come quella in un supermercato alla ricerca dei croccantini per il loro amato cane), così come i due figli, professionisti ormai affermati ma ben lontani da ruoli di rilievo pubblico.  

 

 

 

Repubblica ricorda quella volta a Bari, durante il G7 economico a presidenza italiana, in cui la signora Serenella, "padrona di casa", professoressa di Lingue di origine aristocratica, si esibì cantando il ritornello di Volare di Modugno, accompagnata da un chitarrista locale. "Mi piace cantare", spiegò tra gli applausi dell'austero consesso internazionale. "Ma non mi riprendete con i cellulari, mi raccomando. Mio marito ama molto la riservatezza".  

 

 


Lo sapeva, eppure in anno dopo, intercettata al seggio per le elezioni politiche del 2018, scivolò clamorosamente sulla buccia di banana piazzatale sotto le scarpe da un cronista un po' perfido. "Lui non lo fa il governo, non è un politico", rispose alla domanda di una possibile discesa in campo del marito. Draghi però era lì accanto a lei e la fulminò con una frase tra i denti "Dai, stai zitta". Diktat che da oggi varrà sicuramente ancora di più.