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Otto e Mezzo, crisi di panico per Andrea Scanzi: "Sono terrorizzato", così Matteo Renzi se lo divora

Passano le ore e Matteo Renzi, progressivamente, alza sempre più la posta. Si parla delle consultazioni, del tavolo sul fantomatico cronoprogramma, dell'ipotetico prossimo governo. Italia Viva, come prevedibile, mette sempre più carne al fuoco e avanza richieste che, forse, hanno come obiettivo quello di liberarsi di Giuseppe Conte. E di quanto sta accadendo se ne parla a Otto e Mezzo, il programma di Lilli Gruber in onda su La7, dove ospite in collegamento c'è un Andrea Scanzi piuttosto disperato. Già, è conscio del fatto che Renzi sta "friggendo" premier Conte, il premier dei sogni di Scanzi, ma anche M5s e Pd.

 

"Come la vedo? Andremo avanti male. Sono sconfortato e terrorizzato dallo scenario che abbiamo davanti - premette Scanzi -. Non riesco a essere stupito, credo dipenda tutto dalle poltrone: non ho mai pensato che la crisi sia dovuta a ragioni di contenuto. Per me questa crisi è stata aperta da Renzi per motivi di personalismo, di antipatia nei confronti di Conte e per motivi di poltrona. Non riesco a razionalizzare", sottolinea il giornalista del Fatto Quotidiano.

 


E ora che succede? "Lo scenario si basa su ripicca e poltrona - riprende il vice-Travaglio -. Renzi alzerà ogni giorno sistematicamente la posta. Sulla prescrizione chiedendo la testa di Alfonso Bonafede, sul Mes, sul centrodestra chiedendo la Bicamerale. E dall'altra parte sarà una questione di poltrone: Renzi dice che non gliene frega nulla? La verità è che un uomo che ha più senatori che elettori sta dando le carte e detta le condizioni: non vuole più due ministeri, ma tre o quattro. Vuole sedersi alla pari con Zingaretti e Di Maio. È arrivato al punto di chiedere il ministero dell'Economia. Si può essere seri? Su quali basi? Con il 2 per cento? Non riesco a capirci nulla. Perdonatemi, ma è così", conclude Scanzi. Insomma, disperato. Tanto da essere costretto ad ammettere che Renzi "sta dando le carte".