Botte a destra e a manca
Massimo Cacciari contro Matteo Renzi: "Come Salvini al Papeete, una sceneggiata politicistica"
"Aprire la crisi a pandemia in corso è folle": Massimo Cacciari dice la sua senza peli sulla lingua in merito alle dimissioni delle ministre di Italia Viva. Secondo il filosofo ed ex sindaco di Venezia, il gesto è irresponsabile. Tuttavia non crede che si andrà presto al voto, così come non crede che avremo un premier diverso da Giuseppe Conte. "Il Paese annaspa e milioni di persone faticano ad arrivare alla fine del mese. Assistere a questa sceneggiata politicistica è semplicemente inaccettabile", ha detto Cacciari in un'intervista a La Stampa. Il professore poi ha avuto qualcosa da dire anche su chi ha mosso tutti i fili della vicenda, Matteo Renzi: "Troppe volte questa sua velleità di voler afferrare tutto è stata pessima consigliera. Si è comportato come Salvini nell’estate del Papeete. Sono persone che agiscono in modalità o la va o la spacca". Secondo il filosofo, inoltre, il leader di Italia Viva è mosso da un grande astio nei confronti del presidente del Consiglio. Ecco perché l'ha definito antidemocratico e filo trumpiano, tra le altre cose.
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Le colpe però sono da dividere a metà, stando all'opinione di Massimo Cacciari. Anche Conte ha fatto i suoi sbagli. "Il Recovery prodotto da lui e dai suoi consiglieri faceva schifo - ha affermato l'ex sindaco di Venezia -. Per altro la gestione della pandemia, con il prolungamento dello stato di emergenza pone delle questioni molto importanti". Secondo Cacciari, comunque, non ci sono molte alternative: "Un governo con i responsabili è una schifezza". E lo stesso Conte non vorrebbe lasciare il suo posto: "Prima di diventare presidente del Consiglio non era nulla. Mica era Draghi o un premio Nobel. Non lo conosceva nessuno. Resterà abbarbicato al suo nuovo potere il più possibile", ha aggiunto il professore.