Cavilli
Dpcm, l'iniziativa dell'istituto Bruno Leoni: "Lo violi per Natale? Ti difendiamo gratis"
Lo ha recentemente ricordato l'ex procuratore Carlo Nordio in un'intervista a questo giornale: i Dpcm (decreti del presidente del Consiglio dei ministri) non sono leggi, bensì atti amministrativi, e in quanto tali «possono essere impugnati davanti ai Tar, e quindi annullati. Non solo. In base a una legge del 1865 - vecchia, ma mai abrogata - possono anche esser disapplicati dal giudice ordinario. In parole semplici, una sanzione irrogata sulla base di un Dpcm può esser annullata dal giudice che ritiene il provvedimento illogico, o viziato di eccesso di potere». La premessa aiuta a comprendere il senso dell'iniziativa dell'Istituto Bruno Leoni, che offre una sorta di task force di «pronto intervento forsense» a chi si rifiutasse di pagare la sanzione per aver violato il Dpcm che vieta gli spostamenti da un Comune all'altro durante le feste natalizie.
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Secondo l'istituto che promuove le idee liberali e liberiste nel dibattito pubblico, il decreto contiano è «irrazionale»: vieta per esempio ai genitori di raggiungere un figlio, residente in un Comune limitrofo, il giorno di Natale; ma non vieta agli stessi genitori di raggiungere il figlio qualche giorno prima e pernottare da lui per poi festeggiare insieme il 25 dicembre (situazione, quest' ultima, che aumenta paradossalmente le occasioni di contagio). «L'Istituto è consapevole che le modalità di esecuzione della sanzione rendono più conveniente il pagamento immediato rispetto alla contestazione», si legge sul portale brunoleoni.it. «Tuttavia, coloro che - anche solo a scopo dimostrativo - vogliano comunque affrontare le spese del giudizio (escluse quelle per il compenso professionale) e rischiare di dover pagare poi l'intera sanzione, potranno rivolgersi all'Istituto perché verifichi le condizioni per un'eventuale difesa a titolo gratuito».