Burocrati

Recovery Plan, Sabino Cassese smonta Giuseppe Conte: "Una baracca per gestire quei miliardi", perché non funziona

La cabina di regia si prospetta un altro buco nell'acqua. L'idea di Giuseppe Conte per la "governance" del Recovery Plan viene bocciata anche da Sabino Cassese. "L'albero di questa soluzione - spiega il costituzionalista a Coffee Break su La7 - c'è al vertice una troika ministeriale, poi un comitato interministeriale per gli affari europei, poi sei strutture di missione, una conferenza dei responsabili di missione, un coordinatore di missione". E ancora, perché l'elenco è lungo: "Poi un direttore amministrativo, personale comandato dalla pubblica amministrazione e società partecipate o esterni". Ma non è finita qui perché il giurista nel salotto di Andrea Pancani va avanti per un altro minuto abbondante. 

 

 

Una "baracca", quella definita da Cassese, che alimenta qualche sospetto: "Ma quanto ci si impiega per tutto questo? Almeno un anno e mezzo, sono tempi lunghi". Infine il giudice emerito della Corte costituzionale si rivolge direttamente a Conte: "Il presidente del Consiglio è anche il presidente della troika. Ma può dirigere lo Stato mettendo una struttura fuori dallo Stato?". Insomma, i conti non tornano e la task force si preannuncia già l'ennesimo flop che il premier potrebbe pagare a un caro prezzo.