Travaglino
Otto e Mezzo, "colpa di chi nega la pandemia". Andrea Scanzi sul dramma-coronavirus, da record: condanna tutti tranne se stesso
Sale in cattedra Andrea Scanzi, ospite in collegamento con look tamarissimo a Otto e Mezzo di Lilli Gruber, su La7. Si parla di coronavirus, di seconda ondata, del dramma che attanaglia il paese. Di chi è la colpa?, chiede la conduttrice. E la risposta del vice-travaglino si potrebbe tradurre in una sorta di: colpa di tutti, tranne che degli illuminati come lui. Ma tant'è, Scanzi tratteggia uno scenario da brividi, oltre la catastrofe. E afferma: "Sarebbe colpa di una cosa più grande di tutti noi che molti continuano a negare: pandemia mondiale". Vien da chiedersi chi neghi che vi sia una pandemia mondiale. "La più grande sfida che il mondo nella sua interezza ha affrontato dalla sua guerra mondiale - rirprende -. Il governo in questa seconda ondata secondo me ha sottovalutato alcune cose, ha sbagliato in Calabria. Ha sbagliato in larga parte l'opposizione, i governatori delle regione, i fenomeni negazionisti, i no-mask, chi si arrabbiava perché richiudevano le discoteche. Ma alla base c'è una consapevolezza che molti italiani non vogliono accettare, anche per questo nel weekend abbiamo visto piazze e mare pieno: molti italiani vogliono negare l'evidenza. Inoltre, durante la prima ondata eravamo convinti che fare i bravi fino a maggio ci avrebbe garantito per la seconda ondata. Ora, la sfida sui cento metri è diventata maratona: o capiamo che siamo in guerra, o noi non ne usciamo. La mia più grande paura è che c'è un'emergenza enorme da una parte e dall'altra un paese sfibrato e soprattutto manca la consapevolezza che siamo di fronte a una sfida epocale. Non diciamo che ne usciremo migliori, non sarà così. Non serve a un cavolo dire che andrà tutto bene sui social", conclude Andrea Scanzi.
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