Non si ferma
Massimo Giletti, il dramma a pochi giorni da Non è l'Arena: "Mi sento molto solo"
“Mi sento molto solo, anche se la mia famiglia mi sostiene”. Massimo Giletti ha parlato al settimanale DiPiù Tv di come è cambiata la sua vita da quando è stato messo sotto scorta a causa delle minacce del boss Filippo Graviano, intercettato in carcere durante il periodo dell’epidemia da coronavirus. Il conduttore di Non è l’Arena ha fatto un lavoro d’inchiesta encomiabile sulle vicende del Dap che hanno imbarazzato il ministro Alfonso Bonafede e sulle scarcerazioni dei boss mafiosi, con tanto di nomi e cognomi. “Penso ai tanti giornalisti sconosciuti che indagano sulla mafia e che sono ancora più in pericolo. Senza esitazioni vado avanti per la mia strada”, ha dichiarato Giletti, che domenica 27 settembre tornerà in onda su La7 con Non è l’Arena. Nonostante sia sotto scorta, non cambierà di una virgola il suo modo di raccontare quello che non va in questo paese: “Se tutti i miei colleghi avessero fatto la mia stessa battaglia, oggi non sarei sotto scorta”.
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