Protagonista del '900
Arrigo Levi, muore a 94 anni il grande giornalista: ha diretto la Stampa ed è stato consigliere di Ciampi e Napolitano
È morto stanotte a Roma Arrigo Levi, giornalista, scrittore, conduttore televisivo, aveva 94 anni. Era nato a Modena il 17 luglio 1926. Era a casa dopo un lungo ricovero dovuto all'età: in ospedale quando poco prima di spirare ha cantato l'inno d'Israele e una filastrocca modenese. Tra i tanti incarichi prestigiosi è stato è stato anche consigliere per le relazioni esterne del Quirinale sotto la presidenza di Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano. I funerali saranno in forma privata a Modena nei prossimi giorni. La sua famiglia fu costretta alla fuga in Argentina dopo l'emanazione delle leggi razziali da parte del regime fascista, così la lunga carriera giornalistica di Arrigo Levi inizia nel paese sudamericano: a Buenos Aires è direttore di 'Italia Libera', organo antifascista dell'emigrazione italiana. Rientrato in Italia, dal 1946 al 1948 è direttore della 'Gazzetta di Modena'; dal 1951 al 1953 è corrispondente da Londra per la 'Gazzetta del Popolo'; dal 1953 al 1959 è corrispondente da Roma per il 'Corriere di Informazione'.
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Dal 1960 al 1966 è a Mosca come corrispondente prima del 'Corriere della sera' e in seguito di 'Il Giorno'. Dal 1966 al 1968 è conduttore del telegiornale Rai. Dopo essere stato inviato speciale dal 1969 al 1973 per 'La Stampa', dal 1973 al 1978 è redattore capo sempre a 'La Stampa', quotidiano che poi ha anche diretto e 'Stampa sera'. Dal 1979 al 1983 cura la rubrica dei problemi internazionale del 'Times'. Nel 1988 diviene capo editorialista del 'Corriere della sera'. Numerosi e di successo i programmi televisivi della Rai che lo vedono protagonista in veste di conduttore o giornalista: 'Tam tam' (1981), 'Punto sette', 'Punto sette, una vita' e 'Tivù tivù' (1982-1987). E ancora, il programma settimanale Rai 'I giorni dell'infanzia' (1993), 'Emozioni Tv' (1995) e 'Gli archivi del Cremlino' (1997) di cui è anche autore con Raffaello Uboldi. Nel 1999 conduce su RaiUno 'C'era una volta la Russia'.