Il caso
Nicola Porro contro Giuseppe Conte: "Ha mentito davanti ai magistrati sulle zone rosse ad Alzano e Nembro"
“Giuseppe Conte ha mentito davanti ai magistrati”. È la grave accusa che Nicola Porro ha rivolto al premier in merito alla vicenda delle mancate zone rosse ad Alzano e Nembro all’inizio dello scorso marzo. A incastrare l’inquilino di Palazzo Chigi sono i verbali del comitato tecnico scientifico, e più precisamente quello del 3 marzo, in cui si consigliava esplicitamente di chiudere quelle due zone. “Il verbale - ha sottolineato Porro - dimostra che Conte ha mentito su una vicenda in cui sono morte decine di persone. I tecnici chiedevano di chiudere e lui ha detto di non aver mai ricevuto la comunicazione”.
Poi la ricostruzione dell’intera vicenda: “Il 3 marzo il comitato, dopo una lunga videoconferenza con Giulio Gallera, capisce che la situazione a Nembro e Alzano è un disastro e quindi dice che bisogna fare la zona rossa. Il governo non solo non l’ha fatta, ma poi quando Conte è andato dal pm di Bergamo ha detto che non sapeva e che nessuno gli aveva mai chiesto di chiudere, facendo credere che la colpa sia di Fontana e della Regione Lombardia. Invece - ha chiosato Porro - è del tutto evidente che il premier ha detto una bugia, perché non è vero che non sapeva niente del verbale del comitato tecnico scientifico”.