da che pulpito
Gad Lerner contro Attilio Fontana: "Un presidente riccone ormai affondato nel ridicolo"
Come poteva mancare il commento di Gad Lerner sull'inchiesta che vede protagonista Attilio Fontana, quella sui camici donati alla Regione Lombardia. La firma del Fatto Quotidiano, a ridosso dell'inchiesta, scrive: "Da ieri la sorte riserva a Fontana l'esperienza peggiore che possa toccare a un uomo pubblico: affondare nel ridicolo. Farti beccare dalla Banca d'Italia mentre bonifichi 250 mila euro a tuo cognato da un conto in Svizzera di 5,3 milioni, che a loro volta avevi "scudati" per riportarli dalle Bahamas, rende Fontana impresentabile prima di tutto agli occhi del popolo leghista". Peccato che Lerner dimentica che il governatore della Lombardia abbia detto chiaro e tondo di aver pagato di tasca sua.
Ma niente, lui prosegue sul quotidiano di Marco Travaglio: "L'inedita figura del presidente leghista riccone, in grado di risarcire di tasca sua il cognato per il mancato guadagno sui camici forniti alla regione, completa il quadro già emerso dei comprimari leghisti minori: arraffoni collezionisti di incarichi, prebende e guadagni personali. Quando la politica scivola nella pochade, come accadde per le cene eleganti di Berlusconi, e come accade oggi col conto scudato di Fontana, hai un bel tirare in ballo la "malagiustizia'". Da che pulpito viene la predica. Basta ricordare a Lerner che il quotidiano in cui scrive è stato considerato dagli inquirenti "la casella postale di Palamara", il magistrato indagato per corruzione.